P R O S S I M A M E N T E

Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore

martedì 8 gennaio 2013

Carceri: la condanna di Strasburgo mortifica l'Italia


Scritto per l'Indro lo 08/01/2013

“Mortificante”, per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Avvilente”, per il ministro della Giustizia Paola Severino. Pesante come un macigno, sulla coscienza dell’Italia e di tutti gli italiani. E’ la sentenza, ineccepibile –la Severino “non se ne stupisce”-, con cui la Corte europea dei diritti dell’uomo condanna l’Italia perché viola i diritti dei detenuti, costringendoli in celle dove hanno a disposizione meno di tre metri quadrati ciascuno.

Il giudizio della Corte di Strasburgo arriva in una giornata in cui l’Italia incassa rimbrotti e votacci europei su tutti i fronti: la Commissione di Bruxelles critica l’Imu e ne suggerisce una revisione; e pubblica dati angoscianti sulla disoccupazione giovanile nel nostro Paese.

E, adesso, c’è il rischio che la questione di civiltà delle condizioni delle carceri diventi argomento di campagna elettorale nonostante i moniti in senso contrario del ministro Severino. Il profluvio di reazioni politiche alla sentenza di Strasburgo ne sono l’avvisaglia. Salvo poi dimenticare, o trascurare, il problema, dopo il voto.

Solo ieri, Newsweek scriveva, sul suo sito, che le statistiche fanno dell'Italia uno Stato del Terzo Mondo: per il settimanale americano, a fronte di un immenso patrimonio culturale e della reputazione di settima più grande economia mondiale, il nostro Paese è, dal punto di vista sociale, paragonabile ad una nazione in via di sviluppo. A sostegno della tesi, Newsweeck citava disoccupazione dilagante, violenza domestica devastante, abusi sugli immigrati e standard di vita da miseria. In quasi tutti gli ambiti, dai diritti delle donne al lavoro dei giovani, continuava il giornale, il dato italiano è molto al di sotto della media dei Grandi. "Il Paese è oppresso dalla recessione, ma il denaro non è l'unico responsabile".

La Corte di Strasburgo ha dunque condannato l'Italia per trattamento inumano e degradante di sette detenuti nelle carceri di Busto Arsizio e in quello di Piacenza. La Corte ha inoltre ingiunto all'Italia di versare loro 100 mila euro di indennizzo per danni morali. Nella sentenza i giudici invitano l'Italia a porre rimedio entro un anno al sovraffollamento carcerario, avendo constatato che il problema è di natura strutturale e non riguarda solo i ricorrenti: la Corte ha già ricevuto più di 550 ricorsi da altri detenuti che sostengono di essere tenuti in celle dove non avrebbero più di tre metri quadrati a disposizione, poco più che stie

I giudici suggeriscono, quindi, alle autorità italiane di risolvere il problema del sovraffollamento, anche prevedendo pene alternative; e di dotarsi, entro un anno, di un sistema di ricorso interno che consenta ai detenuti di rivolgersi ai tribunali italiani per denunciare le proprie condizioni di vita e di ottenere un risarcimento per la violazione dei loro diritti.

Con la sentenza emessa oggi, è la seconda volta che l’Italia viene condannata per tenere i detenuti in celle troppo piccole, o troppo affollate. La prima condanna risale al luglio del 2009 e riguardava un detenuto nel carcere di Rebibbia a Roma. In seguito, l'Italia ha messo a punto il "piano carceri" che prevede la costruzione di nuovi penitenziari e l'ampliamento di quelli esistenti oltre che il ricorso a pene alternative al carcere, i cui effetti, però, non si sono ancora fatti sntire.

La Corte europea dei diritti dell’uomo non ha nessun rapporto con l’Unione europea. E’ un tribunale internazionale che fa capo al Consiglio d’Europa. A compongono giudici provenienti da tutti i Paesi che hanno ratificato la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo: ad oggi sono 47.

1 commento:

  1. Sig. Gramaglia Giampiero lo sa anche lei che per governare occorrono solo due partiti.Ora basta andare a votare basta a essere preso per i fondelli..

    RispondiElimina