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martedì 4 ottobre 2011

SPIGOLI: Italia come Pompei sotto la cenere del debito

Scritto per il blog de Il Fatto Quotidiano del 04/10/2011

Rischio Vesuvio per l’Italia del XXI Secolo: lo denuncia con risalto Paris Match. Ma il vulcano non c’entra nulla, o quasi. Per il settimanale francese, l’Italia è “in panne”: “Un capolavoro in pericolo – scrive -: è il più bel Paese del Mondo, ma la crisi e la deliquescenza dell'era Berlusconi la condannano … Rischia di essere sepolta dal debito come Pompei fu sepolta dalla lava del Vesuvio”. Emerge, in questi giorni, sulla stampa estera, tra cronache politiche ed economiche che hanno sempre un che di beghe di cortile e di déjà vu pecoreccio, una nostalgia della bell’Italia, dell’Italia che fu, e magari tornerà a essere, giardino d’Europa tra arte e cultura. Non badiamo troppo alle guide turistiche ed eno-gastronomico: questa è la stagione e il WP si esibisce in un viaggio fra i vini d’Italia e i cibi da abbinarvi. Il Guardian fa l’elogio di Bologna, città da sempre fiera e concreta, poche ciance e fatti tanti, mentre la stampa americana, sulle piste di quella italiana, segnala le difficoltà delle scuole materne di Reggio Emilia che aveva eletto a modello mondiale. Il Daily Mail rivisita l’Italia meno conosciuta, quella del Medio Evo e delle streghe, raccontando la fine raccapricciante d’una povera donna di Piombino –sarà pure stata una megera, ma da lì a strega ce ne passa- sepolta 800 anni or sono, pressappoco l’epoca di Dante, con sette chiodi in bocca. Meno sensazionalista, il NYT suggerisce di provare a leggere, o rileggere, Moravia nell’Italia di Mr B, per scoprire, magari, di quanto è avanzata la frontiera della trasgressione. E il Guardian e il WSJ, dopo la stampa francese, celebrano lo sbarco a Parigi di reperti pompeiani: “Se restauriamo un dipinto” della città morta –s’interroga il giornale-, “perché non restauriamo l’intera città?”. E così finiamo dove avevamo cominciato: sotto la cenere del debito, che soffoca Pompei come l’Italia.

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