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giovedì 20 ottobre 2011

SPIGOLI: Lavitola sull'uscio, tra guaiti, latrati e ringhii

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 20/10/2011

Per fortuna che ci sono i cani, che, a dichiararci sopra, si rischia poco, o nulla. Cosi' il ministro degli esteri Franco Frattini, su carta intestata della Farnesina, esprime ‘expressis verbis’ “apprezzamento per l’approvazione della dichiarazione scritta del Parlanmento europeo sulla protezione e gestione dei cani nell’Ue”: ecco come fare sentire la propria voce in Europa, questo mica e' un guaito, è un latrato, che il ministro lancia “certo di farsi interprete del sentimento degli italiani”. Certo, uno puo' pensare che meglio sarebbe se il ministro, di tale sentimento, si facesse interprete su altri fronti, ad esempio quello dei faccendieri. E, invece, li' Frattini ‘the messenger’ colleziona, nelle ultime 48 ore, una serie di scivolini: una frana, vien da dire. Su Canale 5, nella Telefonata con Maurizio Belpietro, che li' si gioca in casa, afferma che l'inquisito e pure ricercato Lavitola “mai ha partecipato a incontri istituzionali”. Il ministro si riferisce a intercettazioni e immagini che collocano l'ormai Valterino nazionale alla Farnesina durante una visita del collega albanese Ilir Meta. Frattini rivendica a merito di non averlo fatto partecipare all'incontro nel suo studio , come pure Lavitola avrebbe voluto, ma di averlo tenuto in anticamera, grazie anche alla fermezza di una segretaria, per presentarlo a Meta a colloquio ufficiale concluso. Poi, ai giornalisti che l’incalzano su una vicenda appesa al sottile confine tra lo studio e l’anticamera, il ministro aggiunge: “All’epoca, nessuno si immaginava o sapeva minimamente chi fosse Lavitola per quanto riguarda affari illeciti e indagini”. Ed è pur vero che il buon Franco aveva modelli fuorvianti davanti a sé: il Cavaliere Premier, ad esempio, gli telefona, lo frequenta e se lo porta appresso fino a Panama. Infine, salta di nuovo fuori la carta intestata della Farnesina: poche tighe icastiche, più di quelle sui cani, "mai a incontri istituzionali sono stati presenti estranei alle delegazioni ufficiali". E la foto dove Valterino fa capolino non è stata scattata nello studio del ministro, me nella Sala Riunioni, dove ci sono le bandiere. Diamo per buono che tutto quello che Frattini e la Farnesina dicono sia vero, anche se Bocchino accusa il ministro di mentire e Briguglio, Donadi, Nencini e altri gli chiedono di dimettersi (come Liam Fox, il responsabile della difesa britannico fattosi da parte per un’amicizia impropria). Ma le parole stesse del ministro e del Ministero sono ingombranti e inquietanti: fosse pure l'anticamera, ma che ci faceva li' uno come Lavitola, di cui, per tua stessa ammissione, non sai nulla? Da tutta questa storia, ne esce bene solo la segretaria: un cerbero che ringhia, altro che latrare.

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