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mercoledì 1 agosto 2012

Crisi: euro, Monti prosegue il trittico nel segno della sintonia

Scritto per EurActiv lo 01/08/2012 -altra versione su L'Indro-

Secondo round a Helsinki del trittico europeo del premier Mario Monti: sulla carta, è la tappa più ostica. Ma Monti, che martedì era a Parigi e giovedì sarà a Madrid, dice di essersi trovato perfettamente d'accordo, mercoledì, con il premier finlandese Jyrki Katainen, un ‘rigorista’, anzi forse il ‘rigorista’ per eccellenza nella squadra dell’Eurozona: i Paesi dell'euro devono continuare a fare i "compiti a casa", ma, contestualmente, l’Unione deve agire per trovare una soluzione al problema dello spread. Nelle prossime ore, il trittico di Monti si concluderà in contemporanea alla riunione, attesissima, e contrastata fino all'immediata vigilia, del Consiglio direttivo della Banca centrale europea, che dovrebbe dare via libera all’acquisto di titoli dei Paesi in difficoltà, ma ‘virtuosi’, come Italia e Spagna. E Monti parla dell’idea di un’azione congiunta tra la Bce e i fondi salva Stati Efsf ed Esm.

Tra l’incontro di martedì all’Eliseo con il presidente francese François Hollande e quello di mercoledì a Helsinki con Katainen, il premier Monti aveva ricevuto una telefonata del presidente Usa Barack Obama, di cui hanno dato notizia le fonti di Palazzo Chigi e della Casa Bianca. Queste ultime hanno sottolineato che Obama è in contatto regolare con i leader europei e hanno ricordato che poche ore prima il presidente aveva già ribadito la necessità di un'azione decisa per risolvere la crisi europea.

Secondo Palazzo Chigi, nella telefonata Monti e Obama hanno fatto il punto sulla situazione dell’euro: Obama avrebbe chiesto a Monti una sua valutazione sullo stato dell’eurozona e sui prevedibili sviluppi: ci sarebbe pieno accordo fra i due leader sulla necessità di una decisa azione europea anti-crisi. La stessa piena sintonia che, poche ore prima, sìera registrata tra Monti e Hollande: a Parigi,. Come a Helsinki, il Professore ha chiesto che tutti i Paesi Ue rispettino l’indipendenza della Bce e ha espresso fiducia che si arrivi a una licenza bancaria per il fondo salva Stati: all’Italia, uno scudo efficace offrirebbe di per sé un valido aiuto anti-spread –oggi in calo a 452, in una giornata con le borse contrastate-.

Secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa internazionali, il presidente del Consiglio italiano, al termine del bilaterale con Katainen, non ha lesinato complimenti al 'collega': è uno degli "interlocutori più interessanti" e degli "osservatori più acuti" del Consiglio europeo, ha detto il Professore, sottolineando il ruolo del finlandese nel "formare" le decisioni a livello comunitario. Monti si è complimentato anche per quanto finora fatto dalla Finlandia: "Ha fatto i compiti a casa" per tempo, ha detto il Professore, citando gli Anni '90, durante la conferenza stampa congiunta. ''In Europa - ha aggiunto rivolto a Katainen - abbiamo molto da imparare dalla vostra esperienza per diventare più competitivi". E il finlandese ha replicato invitando i partner a rispettare gli impegni, ma riconoscendo che è l’ora che l’Ue si muova.

Ma il premier ha pure ricordato i "duri sacrifici" fatti dagli italiani in questi mesi. Ha citato alcuni traguardi: il pareggio di bilancio l'anno prossimo, il deficit fra i più bassi dell'Eurozona, l'avanzo primario, le riforme strutturali a cominciare da quella delle pensioni e del lavoro e l'esercizio "molto severo" per la revisione della spesa. Nonostante tutto ciò, ha concluso, "i tassi di interesse continuano a non rispecchiare quanto fatto dai Paesi in termini di politiche corrette".

Sintonia sul rigore e sintonia pure sul fronte della crisi del debito sovrano:"Ci siamo trovati molto d'accordo sul doppio binario: bisogna proseguire i compiti a casa, ma al tempo stesso ci deve essere una soluzione europea, anche per la questione ormai famosa degli spread", ha detto Monti, insistendo sul fatto che nonostante le opinioni pubbliche di alcuni Paesi siano fredde verso l'ipotesi dello scudo anti-spread, "si devono evitare spread nella mentalità e nei sentimenti dei Paesi dell'Unione".

Monti ha riferito che il colloquio è stato "profondo" e facilitato dalla "calma, dalla serenità e dalla franchezza" del suo interlocutore. Il premier ha quindi ribadito che "sarebbe un evento terribile per l'integrazione europea se l'euro, il più perfetto passo nell'integrazione, diventasse via via un fattore di disintegrazione". Per schivare questo pericolo "bisogna evitare il risorgere di pregiudizi reciproci".

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