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martedì 6 dicembre 2011

Crisi: Monti, viatico stampa estera per lungo viaggio

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 06/12/2011

L’Italia della manovra di Monti non conquista tutte le prime pagine della stampa estera, come faceva spesso l’Italia del bunga bunga di Berlusconi. La serietà val meno del folklore al borsino delle notizie. Le analisi sono, in genere, positive, ma caute: un ‘bene, però’, perché molti commentatori giudicano carenti le misure per la crescita. Il Financial Times scrive che il governo Monti, invece che sull’austerità, dovrebbe concentrarsi sulle riforme per stimolare l’economia; e l’autorevole Lex Column titola “Italia, il lungo viaggio comincia”.

Un viaggio che è anche europeo. La Bbc e gran parte dei media internazionali sono già focalizzati sull’incontro a Parigi tra Sarkozy e la Merkel e sul vertice di giovedì e venerdì
a Bruxelles: “L’eurozona sta entrando in una fase decisiva”, si legge sul sito della Bbc, che cita Monti (“non ci sarà spazio per errori al summit”, perché “i mercati finanziari puniranno l’inazione”).

Colpiscono la stampa estera la rinuncia di Monti alla retribuzione da premier e le lacrime della Fornero. Le Monde, fra i pochi a mettere il piano d’austerità italiano in forte rilievo, sul suo sito, afferma che il Professore “vuole agire in fretta per tranquillizzare i partner” e propone un “rigore draconiano”, dove il dossier più difficile è la riforma delle pensioni, annunciata “in lacrime” dalla ministra, presa dall’emozione.

El Pais annuncia “il primo grande aggiustamento economico dell’era Monti”. Ma la foto sulla homepage è della Fornero in lacrime: “L’Italia ha aperto la porta al sacrificio”, osserva Pablo Ordaz. La filosofia della manovra è riassunta in una frase del premier: “Nessuno deve sentirsi soddisfatto”.

“Il piano italiano apre settimana cruciale per l’euro” titola il Wall Street Journal in apertura del suo sito: “Lo sfilacciamento del mercato dei titoli italiani è ormai la più grande singola minaccia alla sopravvivenza dell’euro”; per questo, le misure di Monti saranno sottoposte, in sede europea, a un esame approfondito”.

Ma il WSJ, come altri media esteri, è cauto: “non sarà facile” per il governo fare approvare rapidamente le proposte. “I partiti politici italiani sono profondamente divisi su come tirare fuori l’economia da un decennio di stallo … E i sindacati italiani sono fortemente contrari a ogni cambiamento radicale del costoso sistema pensionistico”.

Considerazioni analoghe su Guardian e Figaro, New York Times e le agenzie mondiali e su molti altri media esteri. Chiudendo il cerchio, FT invita a riflettere su due punti: “Primo, l’Italia ha più bisogno di crescita che di austerità”.Secondo, il Parlamento potrebbe annacquare le misure.

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