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sabato 3 settembre 2011

Manovra: "Inquietante quel che accade in Italia", Sylvie Goulard

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 03/09/2011

L’Italia di Mr B mette in pericolo se stessa e l’euro. “Quello che accade in Italia in questi giorni è inquietante e può rivelarsi molto grave non solo per l’Italia, ma anche per l’avvenire di tutta l’eurozona”: l’analisi di Sylvie Goulard, parlamentare europea, esperta d’economia, è informata e preoccupata.

Giudizi non definitivi, perché la Goulard segnala come sia “impossibile” dare “una valutazione” dei contenuti della manovra italiana, nonostante lei, che parla bene l’italiano, cerchi di seguire da vicino il dibattito nel nostro Paese: troppe le intenzioni espresse e non confermate, troppo le misure annunciate e poi smentite.

Portavoce del gruppo Adle nella commissione economica e monetaria e nella commissione ‘ad hoc’ sulla crisi del Parlamento europeo, la Goulard vuole precisare di non avere “pregiudizi anti-italiani” (e la sua buona padronanza della nostra lingua ne è una conferma). Nel suo gruppo, l’Alleanza dei democratici e dei liberali per l’Europa, siedono alcuni eurodeputati italiani: cinque dell’Idv e uno dell’Api.

. “In una prima fase, quando c’erano state l’azione di sensibilizzazione del presidente Napolitano e la mobilitazione del governo e del Parlamento, avevo avuto l’impressione –racconta la Goulard- che ci fosse una presa di coscienza della gravità della situazione e una volontà di intervenire”, il che “era assolutamente necessario”. E l’impressione iniziale era poi stata confermata in estate, quando l’Italia aveva apparentemente dato una pronta risposta alle sollecitazioni europee ad anticipare l’efficacia della manovra e a renderla più rigorosa, rispondendo così, in particolare agli avvertimenti ddel presidente della Bce Jean-Claude Trichet e del governatore di BankItalia Mario Draghi.

Ma, a fine agosto, poi i nodi della manovra sono venuti al pettine: contraddizioni, retromarce, provvedimenti scritti e riscritti; e i moniti dell’Ue a non affidarsi troppo alla lotta contro l’evasione, i cui risultati sono aleatori, per rimpinguare le entrate ed a varare misure che incoraggino la crescita.

Europeista convinta –è stata presidente del Movimento europeo francese e fra i consiglieri politici di Romano Prodi, quando questi era presidente della Commissione europea-, la Goulard è soprattutto “colpita” dal fatto che “il governo italiano recalcitra a prendere misure di equità fiscale”, mentre “bisogna comprendere che è l’ora di colpire i privilegi e l’evasione”: in Europa, ammette l’eurodeputata, “abbiamo fatto tutti i nostri errori”, ma sarebbe “molto grave” se gli impegni assunti dal governo italiano, in termini di risanamento del bilancio e di riduzione del debito, “non fossero, a conti fatti, rispettati”.

Il giudizio finale resta sospeso: “Se alla fine i risultati saranno conseguiti, bene. Ma non contano solo i saldi: bisogna pure valutare la valenza sociale delle misure prese, l’impatto sui consumi, la capacità di stimolo dell’economia”. Infine, i tempi: quelli di approvazione della manovra, ma pure quelli di attuazione. “Il calendario è importante: conta quando la manovra è varata, ma conta soprattutto quando le misure diventano efficaci”. L’Europa era stata bene impressionata dall’anticipo della manovra dal 2013 al 2012, ma se adesso si varano provvedimenti la cui efficacia, per di più discutibile, va alle calende greche dei giochi politici tutto va riesaminato.

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