P R O S S I M A M E N T E

Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore

venerdì 16 settembre 2011

Spigoli: Libia, 'Tripoli bel suo d'amore' cantano Sarkò/Cameron

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 16/09/2011

Che ammucchiata di leader a Tripoli e a Bengasi. Ci arrivano, insieme, il presidente francese Sarkozy e il premier britannico Cameron: vengono a ntascare il ‘dividendo della vittoria’. Doveva pure esserci il premier turco Erdogan, che, colto alla sprovvista, resta un giorno in più a Tunisi, così da non spartire la scena con altri. Sarkozy e Cameron volevano fare un’improvvisata stile Bush a Baghdad il Giorno del Ringraziamento 2003, ma un’indiscrezione brucia la sorpresa. Una volta in Libia, però, non si fanno mancare nulla: annunci (scongelati un sacco di soldi e ‘sdoganati’ i viaggi), promesse (vi aiuteremo a catturare Gheddafi, che resta ‘uccel di bosco’ e chiede di fermare l’attacco alla Sirte), dichiarazioni ad effetto (siamo in un Paese libero, siamo in un Paese unito, questa è la vostra vittoria). Il presidente del Cnt Abdel Jalil li ricambia in moneta sonante: chi ha partecipato alla guerra a fianco dei ribelli avrà “una priorità” per i nuovi accordi economici, energetici e commerciali, in un processo “trasparente”; i contratti esistenti e legittimi “saranno rispettati”, ma alcuni “potrebbero essere rivisti in caso di corruzione”-. E l’Italia? Ieri, s’è insediato il nuovo ambasciatore, un bravo diplomatico che arriva dritto dall’ufficio del consigliere del presidente della Repubblica. Giuseppe Buccino, dice la Farnesina, “è stato il primo ad avere il gradimento libico”. Ma un ambasciatore non pesa come un presidente o un premier. E l’Italia non può giocarsi a Tripoli un Mr B, mica tanto tempo fa il miglior amico del colonnello dittatore. La Farnesina è vaga: “Andremo a Tripoli pure noi, un giorno prima o dopo, la sostanza non cambia”. Del resto, l’uomo che conta a Tripoli ce l’abbiamo già mandato; anzi, c’è andato da solo, che è meglio: l’ad dell’Eni Scaroni c’era stato a inizio mese e c’è tornato lunedì per stringere i tempi della ripresa del flusso di gas verso l’Italia.

Nessun commento:

Posta un commento