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martedì 13 luglio 2010

Francia: Affaire Bettencourt, Sarko assolve e si autoassolve

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 13/07/2010

La Francia che s’appresta a scendere oggi in piazza contro la riforma delle pensioni e a celebrare domani il 14 Luglio sui Campi Elisi voleva risposte chiare. E il presidente Nicholas Sarkozy l’ha illusa di volerle avere, andando in televisione ieri sera. Ma chi s’aspettava ammissioni e passi indietro è rimasto deluso: piena fiducia ad Eric Woerth, il ministro sotto accusa, un uomo “profondamente onesto”, nelle cui mani Sarkozy lascia pure la gestione della riforma delle pensioni che il Consiglio dei Ministri varerà: l’età minima per lasciare il lavoro sale da 60 a 62 anni. Quanto alle accuse mosse a lui personalmente, sono “una vergogna”: La Francia “non è un Paese corrotto”..

L’opposizione socialista, ma anche la maggioranza volevano spiegazioni sugli scandali che minano il governo da giorni, a partire dai sospetti che gravano sul ministro del lavoro. Quasi tre francesi su cinque non credono che Woerth sia innocente. Il presidente, che non mostra disagio, lo invita solo a dimettersi da tesoriere del partito al potere, l’Ump, mentre s’impegna a lottare contro i conflitti d’interesse (creerà una commissione ad hoc).

Le dichiarazioni in tv sono state le prime in pubblico di Sarkozy dallo scoppio dello scandalo politico-fiscale legato alla figura di Liliane Bettencourt, Madame l’Oreal, la donna più ricca di Francia: è l’ ‘affaire’ più grave da quando Sarkozy è all’Eliseo, cioè dalla primavera del 2007. I sospetti che gravano su Woerth e che lambiscono lo stesso presidente, tra accuse e parziali smentite, è di conflitto d’interessi e finanziamenti illeciti alla campagna 2007.

Il presidente è al minimo storico della sua popolarità (30%) e la credibilità del suo governo era già scossa da scandali e da dimissioni, proprio mentre i francesi sono chiamati a ‘stringere la cinghia’ per ridurre i deficit pubblici. Domenica, l’Ump ha pagato con una sconfitta elettorale in una sua roccaforte, a Rambouillet, nella regione parigina, l’insoddisfazione del Paese.

Nelle ultime ore, prima la ritrattazione, parziale e controversa, della principale accusatrice, poi un rapporto dell’ispezione generale delle finanze avevano in qualche misura alleggerito la posizione del presidente e di Woerth. Ma l’opposizione socialista chiede che la giustizia faccia il suo corso; e i magistrati potrebbero presto ascoltare il ministro. Poco prima della sortita televisiva di Sarkozy,
la polizia aveva compiuto perquisizioni a casa della Bettencourt e di un suo amico e collaboratore.

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