Scritto per EurActiv il 10/12/2013
Il rilancio dell’integrazione europea a partire dalla politica estera: è il progetto dell’onorevole Federica Mogherini, appena divenuta responsabile, nella nuova segreteria del Pd di Matteo Renzi, dell’Europa e della politica estera.
Una formula chela Mogherini considera ridondante, perché nella sua
visione la politica estera europea dovrebbe coincidere con la politica estera
italiana.
La
Mogherini , che è presidente della delegazione parlamentare
italiana all’Assemblea atlantica, è oggi intervenuta, alla Farnesina, a uno dei
dibattiti di “Officina 2014, l’Italia in Europa”, organizzati dal comitato
italiano del Movimento europeo (Cime) in vista del semestre di presidenza di
turno italiana del Consiglio dell’Ue, dal 1.o luglio 2014.
Oggi, il tema era l’agenda della presidenza sulla politica estera e di difesa. Al tema della difesa, dovrebbe essere in gran parte dedicato il Consiglio europeo del 19 e 20 dicembre, anche se è già chiaro che l’attualità economica finirà con il prevalere nelle discussioni al Vertice.
Secondola
Mogherini , il rilancio dell’integrazione può partire dalla
politica estera perché “mai come adesso c’è domanda di Europa sulla scena
internazionale”, dove gli Stati Uniti paiono attanagliati da una crisi
d’identità, la Russia
torna ad avere ambizioni da grande potenza e la Cina ed i Paesi emergenti esitano ad assumersi
responsabilità.
Il problema è capire se e come l’Europa è pronta a rispondere: le esperienze più recenti non sono positive, in tal senso. Ed ha poco senso porsi il problema di una politica della difesa senza prima, o contestualmente, avere una politica estera.
Per la difesa e la sicurezza, il Consiglio europeo della prossima settimana resterà, probabilmente, sul terreno fattuale delle capacità militari (specializzazioni, sovrapposizioni, sprechi, etc.) e della creazione, anche per l’industria militare, di un mercato unico.
E’ opinione diffusa, echeggiata oggi ad Officina 2014, che sarebbe già un buon risultato se ne uscisse un’agenda di passi da fare nel 2014. Il semestre italiano, durante il quale è pure annunciato un Vertice della Nato di aggiornamento del concetto strategico dell’Alleanza atlantica e di rinnovo del segretario generale, potrebbe rivelarsi un “incubatore” della politica estera e di difesa europee.
Il rilancio dell’integrazione europea a partire dalla politica estera: è il progetto dell’onorevole Federica Mogherini, appena divenuta responsabile, nella nuova segreteria del Pd di Matteo Renzi, dell’Europa e della politica estera.
Una formula che
Oggi, il tema era l’agenda della presidenza sulla politica estera e di difesa. Al tema della difesa, dovrebbe essere in gran parte dedicato il Consiglio europeo del 19 e 20 dicembre, anche se è già chiaro che l’attualità economica finirà con il prevalere nelle discussioni al Vertice.
Secondo
Il problema è capire se e come l’Europa è pronta a rispondere: le esperienze più recenti non sono positive, in tal senso. Ed ha poco senso porsi il problema di una politica della difesa senza prima, o contestualmente, avere una politica estera.
Per la difesa e la sicurezza, il Consiglio europeo della prossima settimana resterà, probabilmente, sul terreno fattuale delle capacità militari (specializzazioni, sovrapposizioni, sprechi, etc.) e della creazione, anche per l’industria militare, di un mercato unico.
E’ opinione diffusa, echeggiata oggi ad Officina 2014, che sarebbe già un buon risultato se ne uscisse un’agenda di passi da fare nel 2014. Il semestre italiano, durante il quale è pure annunciato un Vertice della Nato di aggiornamento del concetto strategico dell’Alleanza atlantica e di rinnovo del segretario generale, potrebbe rivelarsi un “incubatore” della politica estera e di difesa europee.
Nessun commento:
Posta un commento