Scritto per il blog de Il Fatto Quotidiano lo 07/12/2013
C’è chi –Die Welt- lo annuncia come “il Tony Blair italiano”, destinato a battere “Gianni il rosso” (ma chi, Cuperlo?). C’è chi –il Financial Times- lo preannuncia come “un terremoto”. E c’è chi, come El Pais- è fermo a “renzisconi”. Pochi hanno dubbi che Matteo Renzi, sindaco di Firenze, vincerà le primarie del Pd; e quasi tutti pensano che, dopo averle vinte, darà l’assalto al governo. E l’Ft consiglia Letta di guardarsi le spalle: “Renzi è ansioso di mostrare le credenziali da premier”.
C’è chi –Die Welt- lo annuncia come “il Tony Blair italiano”, destinato a battere “Gianni il rosso” (ma chi, Cuperlo?). C’è chi –il Financial Times- lo preannuncia come “un terremoto”. E c’è chi, come El Pais- è fermo a “renzisconi”. Pochi hanno dubbi che Matteo Renzi, sindaco di Firenze, vincerà le primarie del Pd; e quasi tutti pensano che, dopo averle vinte, darà l’assalto al governo. E l’Ft consiglia Letta di guardarsi le spalle: “Renzi è ansioso di mostrare le credenziali da premier”.
Delle primarie del Pd, i media esteri parlano molto, ma
forse meno di quanto noi ci aspetteremmo. Die Welt ripropone l’equivalenza un
po’ intellettuale e di presa modesta tra Renzi - Cuperlo e Mozart - Salieri: il
genio contro l’artigiano (una sortita di Cuperlo a settembre, una sorta
d’autogol perché nessuno la capisce e chi la capisce non ha alcuna simpatia
per l’intrigante Salieri).
Il giornale tedesco, però, ci aggiunge un pizzico di
banalità del suo, paragonando Renzi a due leader innovatori di partiti della
sinistra europea, il premier britannico Tony Blair, laburista, e il cancelliere
tedesco Gerhard Schroeder, socialdemocratico –né l’uno né l’altro hanno
un’immagine limpida-. Invece, un quotidiano tedesco meno noto, il Potsdamer Neueste Nachrichten, s’interroga su Renzi come fanno molti
italiani: "E’ giovane, è vivace ... ma che cosa davvero vuole?",
delle tante cose, spesso contraddittorie, che dice.
Per il Financial Times la marcia verso la vittoria del
sindaco sta già scuotendo “come un terremoto” il
"confuso paesaggio politico italiano". Il quotidiano della City
attribuisce, al favorito alle primarie, l'intenzione di trascinare il Partito
democratico "lontano dalle sue radici di sinistra": Renzi "non
piace particolarmente” al popolo dei vecchi partiti della sinistra italiana; “lo
si guarda con sospetto, ma ottiene voti”, lui “che vuole, letteralmente, rottamare le vecchie
strutture e l'apparato, personale brizzolato incluso". Alcune frasi del
candidato segretario appaiono “un ultimatum” a Letta, anche se il campionario
delle affermazione di Renzi è ad ampio spettro.
El Pais spiega l’ascesa del sindaco con una somma di fattori ben combinati: "l’assoluta mancanza di peli sulla lingua … la capacità di levarsi di torno il nemico, una volta individuatolo … e, infine, la giovane età”. E in lui, per i modi schietti e l'abbigliamento disinvolto, "molti vedono un infiltrato del centrodestra, qualcuno un impostore".
El Pais spiega l’ascesa del sindaco con una somma di fattori ben combinati: "l’assoluta mancanza di peli sulla lingua … la capacità di levarsi di torno il nemico, una volta individuatolo … e, infine, la giovane età”. E in lui, per i modi schietti e l'abbigliamento disinvolto, "molti vedono un infiltrato del centrodestra, qualcuno un impostore".
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