Scritto per AffarInternazionali e, in versione diversa, per EurActiv lo 01.01.2014
A cent’anni dalla Grande Guerra, una carneficina con decine
di milioni di morti che fu un vero e proprio conflitto civile europeo, il 2014
allinea appuntamenti importanti nella prospettiva dell’integrazione
continentale: le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e, in chiave più
italiana, la presidenza di turno semestrale del Consiglio dell’Ue, dal 1°
luglio al 31 dicembre.
Il 28 giugno 1914 venne ucciso a Sarajevo l’arciduca
d’Austria Francesco Ferdinando: l’assassinio fu il ‘casus belli’ della Grande
Guerra, scoppiata il 1.o agosto, una data scritta nella storia a lettere rosso
sangue e grigio fango –l’Italia entrò nel conflitto l’anno dopo, il 24 maggio
1915-.
Basterebbe quel riferimento a ridare senso e attualità al
progetto dell’integrazione europea, che è motore e garante della pace più lunga
mai conosciuta dal Vecchio Continente, nonostante la presa sull'opinione
pubblica si sia allentata negli anni della crisi, anche a causa di scelte
politiche lontane dagli ideali di solidarietà e di cooperazione che l’avevano
ispirato.
Un secolo dalla Grande Guerra non è l’unico anniversario
europeo pesante del 2014 appena iniziato: sono sessant'anni dall'affossamento
della Comunità europea di difesa, la
Ced , bocciata senza appello da un voto dell’Assemblea
nazionale francese e ancora lontanissima oggi; sono trent'anni
dall'approvazione, nel Parlamento europeo, del progetto di Trattato sull’Unione
europea ispirato da Altiero Spinelli; e sono dieci anni dall'adozione e dalla
firma della Costituzione europea, che poi non superò lo scoglio dei referendum
di ratifica, specie in Francia.
Il voto di maggio (giovedì 22 e domenica 25 in Italia e nella maggior
parte dei 28 Paesi Ue) darà una misura di quanto l’euro-scetticismo sia diffuso
nei Paesi Ue. La presidenza dirà se e quanto l’Italia è in grado e ha la
volontà di esercitare ancora la spinta europeista che ha sempre caratterizzato
i suoi precedenti semestri, nel 1980, nell’ ’85, nel ‘90, nel ‘96, nel 2003.
Negli auspici del presidente Napolitano e del premier Letta, il semestre
italiano dovrebbe segnare lo “spartiacque” tra l’Ue del rigore e quella della
crescita: belle parole, che bisogna però tradurre in pratica.
Qualche venatura d’ottimismo a inizio 2014 s’intravvede: i
dati economici migliorano (in Italia, però, meno che altrove); la zona
dell’euro si allarga con l’ingresso della Lettonia (e così fanno 18: la moneta
unica che, nelle previsioni delle cassandre, sta sempre per perdere pezzi
continua, invece, a guadagnarne); e ci sarà una successione di presidenze mediterranee,
prima la Grecia
e poi l’Italia. Il tandem Atene-Roma può spingere, in particolare, sull'immigrazione
e sui rapporti con i Paesi della Riva Sud.
Con i 28 dell’Ue, sarà mezzo pianeta ad andare al voto nel
2014: consultazioni magari non decisive come il trittico di presidenziali del
2012 –Russia, Francia, Usa-, ma capaci di impatto sugli equilibri politici
globali. Detto delle ‘europee’, altre date significative della ‘staffetta della
democrazia’ sono le presidenziali e legislative in Sud Africa ad aprile, le legislative
in India nel secondo trimestre –laggiù, il voto è a singhiozzo-, le politiche
in Brasile il 5 ottobre, le legislative parziali di ‘midterm’ negli Usa il 4
novembre. Il 18 settembre la
Scozia si pronuncerà con un referendum sull'indipendenza
dalla Gran Bretagna. E la lista vede decine di consultazioni presidenziali e
politiche in altri Paesi di tutti i Continenti, senza neppure contare le centinaia
di amministrative.
L’elenco comprende, fra l’altro, le legislative in Bangladesh
il 5 gennaio, il referendum sulla nuova costituzione egiziana il 15 gennaio
–più tardi, ci saranno in Egitto le legislative-; le presidenziali in CostaRica
e nel Salvador il 2 febbraio; le legislative in Colombia il 9 e in
Guinea-Bissau il 16 marzo e, sempre a marzo, le presidenziali in Macedonia e in
Slovacchia; le presidenziali in Afghanistan e le legislative in Ungheria il 5, in Indonesia il 9 e in
Iraq il 30 aprile; lo stesso mese, ci saranno le presidenziali in Algeria; le
presidenziali a Panama il 4 e in Colombia il 25 maggio –pure in Lituania, ma la
data è incerta- e, lo stesso giorno, le politiche in Belgio; le presidenziali
in Indonesia il 9 luglio; le presidenziali in Turchia ad agosto; le politiche
in Svezia il 14 settembre; le presidenziali e politiche in Bolivia il 5 e le presidenziali in Uruguay il 26 ottobre; in autunno, presidenziali
e politiche in Bosnia, a dicembre presidenziali in Romania. Senza pretesa –lo
sottolineiamo- di completezza: la fonte sono le agenzie di stampa mondiali, Ap,
Reuters, Afp.
Il panorama internazionale del 2014 è poi segnato dalla
conferenza di pace sulla Siria (a Montreux, il 22 gennaio) e dal
perfezionamento dell’accordo sul nucleare tra Iran e ‘5+1’ , oltre che dai Vertici di
rito: il 4 giugno a Sochi in Russia il G8, il 4 settembre a Newport nel Galles il
Vertice della Nato, in ottobre a Pechino il vertice dell’Apec, il 15 e 16
novembre in Australia il vertice del G20. Ed entro il 31 dicembre dovrà
avvenire il ritiro delle truppe da combattimento internazionali
dall'Afghanistan.
Elezioni a gogò, Unione, Vertici. Un anno noioso? C’è di che
distrarsi: giochi olimpici invernali a Sochi dal 7 al 23 febbraio e mondiali di
calcio in Brasile dal 12 giugno al 13 luglio; e, ancora, gli Oscar a Hollywood
il 2 marzo, la finale del concorso dell’Eurovisione a Copenaghen il 10 maggio e
la mostra del Cinema di Venezia dal 27 agosto.
Trenta giorni per un
anno
01.01 – Ue, la
Grecia assume la presidenza di turno semestrale del Consiglio
dell’Ue. Euro, la Lettonia
entra nella moneta unica e ne diviene il 18.o Stato.
14.01 – Egitto, referendum per ratificare la nuova
Costituzione (anche il 15) –tra febbraio e marzo, ci saranno le elezioni
legislative-.
22.01 – Montreux (Svizzera), Siria, conferenza di pace
internazionale. Il 15 marzo, saranno tre anni dall'inizio del conflitto.
22.01 – Davos (Svizzera), 44.o Forum economico mondiale
(fino al 26).
07.02 – Sochi (Russia), Giochi olimpici invernali (fino al
23).
22.02 – Vaticano, primo concistoro di papa Francesco.
02.03 – Hollywood (California, Usa), Oscar, cerimonia
assegnazione e consegna.
05.04 – Afghanistan, elezioni presidenziali.
11.04 – Washington, Fmi/Bm, riunioni di primavera (fino al
13).
27.04 – Vaticano, canonizzazione papi Giovanni Paolo II e
Giovanni XXIII.
30.04 – Iraq, elezioni legislative.
10.05 – Copenaghen, concorso Eurovisione della canzone,
finale.
25.05 – Ue, elezioni europee nella maggior parte dei 28 (in
alcuni, si sarà già votato il 22).
28.05 – 50.o anniversario della creazione
dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp).
04.06 – G8, Vertice a Sochi in Russia.
04.06 – 25.o anniversario della strage della piazza
Tiananmen a Pechino e della morte a Teheran dell’imam Khomeiny.
12.06 – Brasile, Campionati del Mondo di Calcio (fino al
13/07).
28.06 – 100.o anniversario dell’assassinio a Sarajevo dell’arciduca
d’Austria Francesco-Ferdinando, casus belli dello scoppio della Grande Guerra
il 1.o agosto.
01.07 – Ue, l’Italia assume la presidenza di turno
semestrale del Consiglio dell’Ue.
15.08 – 100.o anniversario del Canale di Panama.
27.08 – Venezia, inizio della Mostra del Cinema (fino al 6
settembre).
04.09 – Newport (Galles, Gran Bretagna), Vertice della Nato.
18.09 – Scozia, referendum sull’Indipendenza.
10.10 – Washington, Fmi/Bm, Vertici annuali (fino al 12).
14.10 – 50.o anniversario della destituzione di Nikita
Kruscev da capo dell’Urss e del Pcus.
26.10 – Pechino, Vertice dell’Apec.
04.11 – Stati Uniti, elezioni di ‘midterm’.
09.11 – 25.o anniversario della caduta del Muro a Berlino.
15.11 – Brisbane (Australia), Vertice del G20.
31.12 - Data limite
per il ritiro dall’Afghanistan delle truppe da combattimento internazionali.
Nessun commento:
Posta un commento