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mercoledì 6 marzo 2013

Punto: Davide Ue contro Golia Ibm, mentre Obama apre al 'dopo Chavez'

Scritto per l’Indro lo 06/03/2013

“La c’è la Provvidenza”, dice Renzo, a un certo punto dei Promessi Sposi. E, oggi, possono dirlo decine di milioni di consumatori europei: la provvidenza, senza la P maiuscola, ha il volto e il ruolo di Joaquim Almunya, spagnolo, responsabile della concorrenza nella Commissione europea. Almunya ha inflitto una maxi-multa alla Microsoft, che ha disatteso i patti sul browser e non ha quindi dato agli utenti di Windows la libertà di scegliere quale utilizzare. Il gigante dell’informatica dovrà pagare una sanzione da 561 milioni di euro; e, così, nel giro di dieci anni, ammontano a quasi due miliardi di euro le multe comminate a Microsoft dall’Esecutivo comunitario (la prima la decise l’allora commissario Mario Monti, l’attuale premier italiano).

La notizia è di quelle alla Davide contro Golia, perché, metaforicamente, è un po’ come se il sasso alla fronte del gigante non lo lanciasse l’Istituzione europea, ma il consumatore europeo. L’annuncio da Bruxelles arriva in una giornata segnata da strascichi e di analisi, dopo la scomparsa del presidente venezuelano Hugo Chavez, e di ordinarie tragedie altrove nel Mondo, dalla Siria all'Afghanistan, dove due militari italiani vengono feriti non gravemente quando un ordigno esplode al passaggio d’una pattuglia. Ma c’è pure una nota rosa: la prossima erede dei reali d’Inghilterra sarà, o sarebbe, una bambina, perché Kate, la futura mamma, s’è, o si sarebbe, lasciata sfuggire un indizio in tal senso ricevendo il regalo di un suddito, pardon, un cittadino.

Caracas / Washington - Da Washington, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama apre al Venezuela ‘chavista’, dopo che proprio l’ostilità degli Usa di George W. Bush aveva contribuito a ingigantire prestigio e popolarità del presidente ora sconfitto dal cancro. Chavez chiamò Bush 'il diavolo' e si fece il segno della croce salendo sul podio dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, dove prima di lui era stato il presidente americano. E poi invitò a Caracas Gheddafi e Ahmadinejad, veri e propri schiaffi all'Amministrazione statunitense.

Oggi, però, Washington rende omaggio al suo grande rivale sudamericano, definisce una “tragedia” la scomparsa di Chavez ed evita di riaprire le polemiche. Obama dice: 'Gli Stati Uniti ribadiscono il loro interesse per la creazione di rapporti costruttivi” con il Venezuela, nonostante Caracas sostenga che la malattia mortale sia stata inoculata a Chavez “come lo fu ad Arafat” ed espella l’addetto militare Usa, accusato di “avere agito per destabilizzare il Paese”.

Mentre il Venezuela piange il suo comandante, 58 anni, al potere dal 1998, e proclama sette giorni di lutto nazionale, messaggi di cordoglio giungono da tutto il mondo. I funerali saranno celebrati venerdì all'Academia militare di Caracas, ma l’esercito già presidia le strade dove la folla si riversa a testimoniare il proprio dolore.

Bruxelles / Redmond – La saga della faida tra Commissione europea e Microsoft s’è dunque arricchita di un nuovo capitolo. L’azienda di Redmond s’era impegnato nel 2009 a fornire per cinque anni agli utenti Windows una schermata di scelta per il browser di navigazione su internet. Ma,all'arrivo di Windows 7 Service Pack 1, dal febbraio 2011 al luglio 2012, Internet Explorer era di nuovo il navigatore predefinito.
La vicenda viene sintetizzata così dal commissario alla concorrenza: “Nel 2009 chiudemmo l’indagine per sospetto di abuso di posizione dominante da parte di Microsoft, considerato il legame tra Internet explorer e Windows, dopo aveer preso atto degli impegni dell'azienda. Gli impegni vanno ovviamente mantenuti: se vengono disattesi si verifica una seria violazione che deve essere sanzionata proporzionalmente”. Come ha ora fatto Almunya.
La circostanza contestata è stata confermata dalla stessa azienda, che l’ha definita “un errore” e se n’è scusata, sostenendo di “avere compiuto i passi necessari per rafforzare il processo di sviluppo dei software in modo da evitare questo sbaglio, o altri simili, in futuro”. 
Ma Bruxelles  non è stata sensibile alle scuse e ha multato Microsoft, per una somma che equivale grossomodo all’1% del fatturato annuo del colosso statunitense. E’ la prima volta che l’Ue sanziona un’azienda per aver violato impegni da lei stessa assunti.
Con questa multa, l’azienda di Bill Gates diventa la più tartassata nella storia della Commissione. Prima di Almunya, l’avevano già ‘pizzicata’ Monti (497 milioni di euro) e Neelie Kroes (899 milioni di euro).

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