Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net lo 06/06/2016
Alla vigilia dell’ultimo e decisivo Super Martedì di
queste primarie, Hillary Clinton vince largo, con circa i due terzi dei voti, a
Porto Rico, dopo essersi aggiudicata a mani basse le Isole Vergini: l’ex first
lady ottiene gran parte dei 60 delegati in palio e s’avvicina ai 2.383
delegati, la maggioranza assoluta che le garantirà la nomination democratica.
Porto Rico è uno Stato associato all’Unione, le Isole Vergini sono un
Territorio dell’Unione.
Secondo un conteggio della Ap, la Clinton è ora a una
trentina di delegati dal ‘numero magico’; e domani, tra California, New Jersey,
New Mexico, Montana e i due Dakota, di delegati ce ne sono oltre 800 in palio –
546 nella sola California, lo Stato più popoloso dell’Unione, dove i sondaggi
danno l’ex first lady e il suo rivale Bernie Sanders testa a testa -.
La Clinton ha salutato la vittoria con un tweet da
Sacramento, la capitale della California, dove era per un comizio: “Abbiamo
appena vinto Porto Rico. Gracias a la Isla del Encanto por esta victoria”
(Isola dell’Incanto è un attributo di Porto Rico). I risultati non sono ancora ufficiali
e definitivi.
Il senatore Sanders ha invece ignorato nei suoi comizi
gli ultimi dati elettorali. Impegnato anch’egli nella campagna in California,
il rivale di Hillary aveva ieri affermato che la convention democratica a
Filadelfia a fine luglio sarà “aperta”, cioè che non ci si arriverà a giochi fatti.
Per Sanders, la Clinton, a conclusione delle primarie il
14 giugno, quando si vota a Washington DC, “non avrà il numero di delegati necessario
per ottenere la nomination”: il senatore conteggia però solo i delegati
assegnati con elezioni ed assemblee di partito e non considera i super-delegati,
notabili del partito che si sono fin qui pronunciati a stragrande maggioranza
per l’ex first lady, ma che possono cambiare scelta fino all'ultimo momento.
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