Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 30/06/2016
La settimana prossima, il presidente Barack Obama ‘esordirà’
nella campagna elettorale Usa 2016 al fianco di Hillary Clinton: il 5 luglio, a
Charlotte, North Carolina, i due faranno il primo comizio insieme. Obama, che
ha dato il suo endorsement all’ex first lady, doveva già essere sul palco con
lei il 15 giugno a Green Bay in
Wisconsin, ma la strage di Orlando il 12 giugno suggerì un rinvio.
Se Hillary ha dalla sua Obama, il suo rivale Donald
Trump va sui pesi massimi: fonti di stampa ipotizzano una presenza alla
convention repubblicana di Mike Tyson, l’ex campione che è amico del magnate,
ma la cui immagine è macchiata da atti di violenza sportivi e comuni – l’ipotesi
non è però stata confermata -.
Certo, invece, che la lobby delle armi, la potente
National Rifle Association, faccia campagna per lo showman, con uno spot che ha
come tema l’uccisione a Bengasi, nel settembre 2012, dell’ambasciatore degli Usa
in Libia Chris Stevens e di tre marines – allora, Hillary era segretario di
Stato -.
Il video di 30 secondi, costato due milioni di
dollari, si intitola 'Stop Clinton, Vote for Trump' e ha come protagonista Mark
Geist, veterano dei Marines e agente di sicurezza, presente a Bengasi. "Molte
persone dicono che non voteranno a novembre perché il loro candidato non ha vinto
- dice Geist, camminando in un cimitero -. Io conosco persone che ugualmente
non voteranno. Hillary presidente? No grazie, ho combattuto a Bengasi. I miei
amici non ce l'hanno fatta. Loro hanno fatto la loro parte. Fai la tua".
Intanto, un sondaggio della Quinnipiac University
indica che la candidata democratica ha solo due punti di vantaggio sullo sfidante
repubblicano, 42 a 40%, un margine inferiore a quelli attribuitile da altri
rilevamenti recenti.
I dati confermano la sfiducia degli elettori nei confronti di entrambi i candidati: i tre quinti pensano che nessuno dei due sarà un buon presidente e ritengono che la campagna stia aumentando i livelli d’odio e pregiudizio nell'Unione. Fra quanti la pensano così, il 67% ne dà la colpa di Trump, il 16% a Hillary. (fonti vv – gp)
I dati confermano la sfiducia degli elettori nei confronti di entrambi i candidati: i tre quinti pensano che nessuno dei due sarà un buon presidente e ritengono che la campagna stia aumentando i livelli d’odio e pregiudizio nell'Unione. Fra quanti la pensano così, il 67% ne dà la colpa di Trump, il 16% a Hillary. (fonti vv – gp)
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