Ma allora ditelo, che ce l’avete con le larghe intese, il
governo Letta, Alfano e la Cancellieri. No, non parlo del Pd, ché quelli non ce
l’hanno con nessuno, al massimo con i loro elettori. Ne dei ‘grillini’, ché quelli
ce l’hanno con tutti. Parlo di quegli apparati dello Stato, la polizia, i
servizi, solerti come non mai nell'espellere, a un cenno del capo –chi?,
Nursultan?, o un suo agente locale?- Alma ed Alua, la sua bimba, ed efficienti
come non mai a scovare a Panama ed a fare arrestare ‘Mister Bob’, cioè Robert
Seldon Lady, 59 anni, l’ex capocentro della Cia a Milano.
Non c’era un solo italiano che si svegliasse la mattina
chiedendosi che cosa ci facessero a Casal Palocco Alma ed Alua, anche perché
nessuno sapeva che ci fossero. E credo che nessuno, uscendo ieri di casa,
pensasse: “Speriamo che oggi prendano ‘Mister Bob’”, nonostante su Lady pesi
una condanna definitiva della Cassazione a 9 anni di carcere per il sequestro
dell’imam Abu Omar, avvenuto a Milano il 17 febbraio 2003, ai tempi della
guerra al terrorismo dei tandem B & B, Bush e Blair, ma pure Bush e
Berlusconi.
Ora, i due episodi sono diversissimi –uno appare il trionfo
dell’arbitrio, l’altro della legalità- e non voglio assolutamente metterli sullo
stesso piano. Che abbiamo espulso una mamma e la sua bimba, moglie e figlia
d’un oppositore del despota nelle cui mani le abbiamo messe, siamo tutti
scandalizzati. E che abbiamo arrestato un latitante sottrattosi alla nostra
giustizia e ne sollecitiamo l’estradizione siamo tutti contenti: basta leggere
le dichiarazioni di soddisfazione che piovono da ogni dove e i propositi del
ministro Cancellieri di chiedere l’estradizione nei tempi giusti.
Ma siamo proprio sicuri che l’arresto di ‘Mister Bob’ sia
stato accolto nei palazzi del potere con tutta ‘sta soddisfazione dichiarata? Se
il premier Letta avesse potuto scegliere quali timbri ‘fatto’ potere finalmente
stampigliare sul registro vuoto del suo governo, di sicuro non avrebbe puntato
sul ‘caso Ablyazov’ e neppure sul ‘caso Lady’. L’espulsione di Alma ed Alua vale
all'esecutivo tremolii nella sua maggioranza e scossoni nell'opinione pubblica;
l’arresto di Lady crea imbarazzi con gli Stati Uniti e non emoziona per nulla
l’opinione pubblica. Senza poi contare che l’ex agente della Cia stava proprio
a Panama, Paese degli inciuci del Cavaliere e del faccendiere Lavitola con il
presidente Martinelli e il suo staff.
C’è di che farsi venire qualche rovello. C’è un governo che
non riesce a prendere le decisioni che considera prioritarie, perché la sua
maggioranza glielo impedisce, ma fa, quasi a sua insaputa, cose di cui farebbe
volentieri a meno. Ci va bene così?, o a chi va bene così? Forse, se lo chiede
pure Enrico a Palazzo Chigi: ci vorrebbe proprio il quinto senso e mezzo di
Dylan Dog.
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