Scritto per il blog de Il Fatto Quotidiano il 14/02/2014
Un Renzi
Bruto che fa fuori un Letta piccolo Cesare, chè di paragonare l’Enrico al
grande Giulio nessuno ci pensa. La stampa estera, che da giorni stava quasi
alla finestra della politica italiana, aspettando che succedesse qualcosa di
chiaro, se non di definitivo, oggi si pronuncia: Letta se ne va senza nenie né
prefiche, ma Renzi non arriva sul carro del trionfo. Per lui, e per questo
momento della politica italiana, gli stereotipi più gettonati sono quelli di
Bruto, appunto, e di Machiavelli. E Tony Barber sul Financial Times mescola
storia romana e tragedie shakespeariane parlando di “pugnalata al petto”.
Sul Times di Londra, che titola “un colpo di palazzo”, James
Bone parla di un “coomplotto degno dell’antica Roma”: e si può perdonare Letta
–aggiunge- se ha pensato “Et tu Brute?”.WSJ e NYT, alluni sono, preferiscono,
invece, la formula “rivolta di partito”.
Su Twitter, un commentatore britannico esperto di affari
italiani, Geoff Andrews, scrive, mentre raggiunge gli studi della Cncbc: “Porto
con me una copia del Principe di Machiavelli per parlare della crisi politica
italiana”. E Yannis Koutsomitis, che collabora con il World Service della Bbc,
parla di “Matteo Brutus Renzi”.
El Pais, invece, descrive una “guerra fraticida” e trasforma
Letta in un personaggio asserragliato all’Ok Corral. Per Le Monde, Renzi è
“l’uomo che va di fretta”: un “ambizioso che mira al vertice dello Stato”. Sul
Guardian, Matteo è “l'affabulatore telegenico che cita Tony Blair come
modello”. Sul WSJ, è “il giovane leader di centrosinistra che elettrizza la
politica italiana e promette di scuotere lo sclerotico sistema politico
dell’Italia”. Molti ricordano che Renzi sta per diventare il più giovane
premier dell’Italia repubblicana.
I punti fermi, un po’ per tutti, sono che “Renzi caccia
Letta” da Palazzo Chigi –ma nessuno ha ben capito per fare che e con chi- e che
le elezioni anticipate non sono sparite dai radar politici.
Renzi, osserva il Times, ha indignato la sinistra incontrando
Berlusconi, ma promette ora di guidare un governo più a sinistra di quello di Letta. Mentre per il
FT l’omicidio pubblico di Letta da parte di Renzi, presentato come ‘Demolition
Man’, il rottamatore, potrebbe ritorcersi contro di lui: se questi sono i metodi che il sindaco di Firenze
usa per spianarsi la strada, “è ragionevole supporre che prima o poi altri
possano utilizzarli contro di lui”.
La Bbc
segue la vicenda italiana sul sito in tempo reale, come molti altri media: Renzi
“erediterà una coalizione scomoda e difficile da maneggiare”, nota l’analista David
Willey. Ci s’interroga sulle reazioni dei potenziali alleati, ma anche delle opposizioni,
Forza Italia e M5S; ed emergono patemi e dubbi e diffidenze dei partner dell’Eurozona, che, nel giro di
neppure 30 mesi, si saranno trovati di fronte quattro premier italiani, uno solo
dei quali eletto: c’è l’attesa di riforme, ci sono perplessità sulla capacità e
la volontà e la possibilità di Renzi di farle.
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