Più politica estera che politica interna per Barack Obama in
questi giorni, nonostante l’avvicinarsi del voto di mid-term: giù nei sondaggi,
il presidente Usa si consola con i voti altrui. Domenica sera, a urne ancora
aperte, la Casa Bianca s’è congratulata con la Tunisia per “le elezioni
democratiche” svoltesi in quel Paese, il cui esito, se ufficialmente confermato,
con la vittoria dei laici e la sconfitta dei musulmani moderati, non dispiace a
Washington. Obama s’è poi rallegrato con Dilma Rousseff, presidente brasiliana,
che, nel ballottaggio, ha sconfitto il candidato conservatore Aecio Neves –pur
appartenendo entrambi al campo progressista, Obama e la Rousseff non hanno un
rapporto particolarmente positivo-. Infine, la Casa Bianca ha giudicato “una
pietra miliare per la democrazia” le elezioni in Ucraina, nonostante il voto
sia stato regolare solo nell’Ovest del Paese, mentre nell’Est russofono i seggi
sono rimasti chiusi. Il successo dei partiti filo-europei e occidentali è
comunque ben visto a Washington. Nessuna di queste tre votazioni dovrebbe
condizionare le scelte degli elettori americani martedì 4 novembre.
Mid-term: nozze omosessuali, ok in 32 Stati leggi federali
Sono saliti a 32, oltre al District of Columbia, quello di Washington,
gli Stati dell’Unione dove le coppie omosessuali possono godere dei benefici
previsti dalle leggi federali, fra cui la pensione di reversibilità,
l’assistenza sanitaria, i benefici per i veterani. L’Amministrazione Obama ha
annunciato, la scorsa settimana, che Alaska, Arizona, Idaho, North Carolina,
West Virginia e Wyoming si sono aggiunti alla lista che già ne comprendeva 26,
fra cui i due più popolosi dell’Unione, lo Stato di New York e la California.
Il ministro della Giustizia Eric Holder, che dopo le elezioni di mid-term
lascerà l’incarico, ha detto: “Il nostro Paese si avvicina al raggiungimento
della piena parità per tutti gli americani”. Lo statuto legale delle unioni
omosessuali resta tuttavia confuso negli Stati Uniti, tra norme federali e
statali talora contraddittorie e sentenze di tribunali di vario livello, anche
della Corte Suprema. La parità dei diritti civili per gay e lesbiche è stata la
nuova frontiera del secondo mandato del presidente Obama. Il voto omosessuale è
in larga parte appannaggio, anche se non esclusiva, dei democratici.
Mid-term: Nobel Pace sollecitano Obama contro tortura
Le cattive pratiche della guerra al terrorismo di George W.
Bush creano imbarazzi a Barack Obama, alla vigilia del voto di mid-term: una
decina di vincitori del Nobel per la Pace stanno esercitando pressioni sulla
Casa Bianca perché dia informazioni chiare e complete sul ricorso alla tortura
da parte degli Usa. I Nobel sollecitano una relazione al Senato sul trattamento
riservato dalla Cia ai presunti terroristi dopo gli attentati dell’11 Settembre
2001. Al loro pari Obama –il Nobel per la Pace gli venne assegnato nel 2009,
prima che potesse meritarselo-, gli altri premiati chiedono di affrettarsi a chiudere
un periodo buio, durante il quale gli Stati Uniti non diedero il buon esempio,
in tema di rispetto dei diritti umani. Per il New York Times, la lettera è
stata redatta, in particolare, da Desmond Tutu, arcivescovo sudafricano, e José
Ramos-Horta, ex presidente di Timor Est, nell’ambito della campagna
TheCommunity.com. Al giornale, una fonte del National Security Council ha detto
che Obama riconosce che alcune pratiche dell’era Bush “non sono coerenti con i
valori dell’America”. E la fonte rinnova l’impegno del presidente a che quei
metodi non siano più usati.
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