Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu il 26/12/2014
2014/12/26 - Il Natale alle Hawaii di Barack Obama
e della sua famiglia non si trasforma in un cine-panettone di gaffe, come volevano
i repubblicani, che rimproverano al presidente vacanze d’inverno a priori troppo
lunghe –due settimane- e pure inopportune, per la somma di problemi, dalle
tensioni razziali alla situazione economica, per non citare le crisi
internazionali. Dalla Hawaii, invece, il presidente Obama ha potuto commentare
con soddisfazione la decisione della Sony di diffondere il film ‘The Interview’,
nonostante le pressioni della Corea del Nord e gli attacchi di hacker –diversificatisi
negli ultimi giorni, senza che l’origine ne sia chiara- e i risultati economici
del terzo trimestre, addirittura trionfali per l’Amministrazione , che hanno
spinto l’indice principale di Wall Street per la prima volta sopra quota 18mila
e hanno rafforzato il dollaro sull’euro. Soltanto le tensioni razziali non
accennano a placarsi; anzi, vengono rinfocolate da nuovi episodi. Come l’uccisione
d’un nero di 18 anni, Antonio Martin, colpito a morte da un poliziotto bianco a
Berkeley in Missouri il 23 dicembre. La vigilia di Natale, ci sono stati
arresti, dopo manifestazioni di protesta e una veglia alla stazione di servizio
dov’è avvenuta la sparatoria letale: secondo fonti della polizia, smentite da
altri testimoni, Martin si sarebbe rifiutato di sottoporsi a una perquisizione
e sarebbe stato armato. Berkeley dista pochi
chilometri da Ferguson dove un poliziotto bianco ad agosto uccise Michael Brown,
18 anni, nero e disarmato, scatenando un’ondata di proteste in tutta l’Unione.
A New York, il nervosismo resta palpabile dopo l'uccisione a sangue freddo il
20 dicembre di due agenti di polizia a Brooklyn da parte di un nero mentalmente
instabile. Vi sono stati arresti e sarebbe stato sventato un piano d’attacco
contro una stazione della polizia. A rasserenare la situazione non contribuisce
il verdetto d’un gran giurì della contea di Harris in Texas: l'agente di
polizia di Houston Juventino Castro che uccise Jordan Backer, 26 anni, nero e
disarmato, non sarà incriminato. Una decisione in lina con altre recenti, a
Ferguson, a Cleveland, a New York. (gp)
Nessun commento:
Posta un commento