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martedì 8 novembre 2016

Usa 2016: Hillary, l'America delle donne in bianco

Scritto per Il Fatto Quotidiano dello 06/11/2016 e ripreso da www.GpNewsUsa2016.eu

Per le donne americane, una regola d’abbigliamento non scritta è ‘niente di bianco’ dopo il Labor Day’, cioè il primo lunedì di settembre, che segna la fine dell'estate. Ma di questi tempi si vedono in giro tante donne bianco vestite: sono sostenitrici di Hillary, che si mettono in bianco come l’ex first lady all'ultimo dibattito presidenziale (e come le suffragette a inizio Novecento).

Hillary, osserva Alessandra Baldini, aveva già scelto il bianco il 28 luglio, per l’accettazione della nomination a Filadelfia. Michelle Gajda, che insegna in un college di Tampa, in Florida, s’è presentata in bianco alle urne del voto anticipato. E Kathy Webb di Little Rock, in Arkansas, via web ha innescato un raduno di oltre 200 persone, quasi tutte donne, tutte in bianco, il 26 ottobre, nel giorno del compleanno della candidata.

La Gajda ha creato l' hashtag #WearWhiteToVote, vestiti di bianco per votare. A Washington, c’è stato un raduno di clintoniane in bianco. E Elaine May Rippner, madre del sindaco ad interim di Houston Ellen Cohen, andrà a votare in bianco l’8 Novembre: "E' ora d’una donna presidente", proclama Elaine, che ha 105 anni e nacque prima che le donne negli Usa avessero diritto di voto.

In bianco o no, il voto delle donne di ogni età e di ogni etnia è acquisito a Hillary Clinton, grazie, soprattutto, alla tenacia del suo rivale Donald Trump nel trattarle male. E Hillary è largamente davanti fra i giovani, i neri – in certi Stati, nove su dieci sono per lei –, gli ispanici, i musulmani. Le dovrebbe bastare.

Ma c’è un però. Trump controlla meno ‘constituencies’, anzi ne controlla una sola, l’America maschia bianca, ma la motiva fortemente e spinge a votare anche potenziali elettori che di solito non ci vanno. Hillary, invece, controlla diverse ‘constituencies’, ma non suscita entusiasmo: neri e ispanici hanno una tendenza a disertare le urne, quando non sentono dentro stimoli forti; quanto ai giovani, i più determinati si sentono orfani di Bernie Sanders e magari tentati dalle alternative Gary Johnson (libertario) e Jill Stein (verde). Restano le donne, motivate dal mandare una di loro alla Casa Bianca e dallo sbarrare la strada a Donald il sessista.

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