Scritto per Il Fatto Quotidiano dopo l'Election Day di Usa 2016 e non utilizzato
Un presidente che viene da un altro mondo?, estraneo
alla politica e all’Amministrazione? Sai che novità! Gli Stati Uniti lo hanno
già avuto. Ed è pure stato un grande presidente: Ronald Reagan, che fu alla Casa
Bianca dal 1981 al 1989, aveva un passato da attore di film western di serie B.
Fu capace di sconfiggere, in rapida successione, il capo indiano Tecumseh, la
cui maledizione datata prima metà del XIX Secolo lo condannava a morte – lui,
invece, schivò la pallottola dell’attentatore quel tanto che bastava per
sopravvivere all’agguato – e la stagnazione dell’economia liberando l’energia
del liberismo – con l’aiuto della sua grande amica Margaret Thacher, premier
britannico – e di vincere, d’un colpo solo, la Guerra Fredda e l’Unione
Sovietica, dopo averla sfidata sulla soglia di casa con gli euromissili ed
avere poi fatto comunella a Reykjavik con Mikahil Gorbaciov.
Magari, fra qualche anno qualcuno occuperà questa stessa
colonnina di giornale per raccontare come Donald Trump sarà stato un grande
presidente, avrà sconfitto il terrorismo internazionale, ridotto a compagno di
bisboccia Vladimir Putin e restituito l’America alla sua grandezza – termine di
riferimento?, l’America di Reagan, ovvio -.
Ma a una qualsiasi analisi il parallelo tra Reagan e
Trump appare per il momento azzardato. Perché Reagan, quando arrivò alla Casa
Bianca, aveva abbandonato da parecchi anni, da quando cioè aveva appena
superato i cinquanta, la colt e gli speroni da set ed aveva già esercitato un
doppio mandato di governatore della California, il più popoloso Stato
dell’Unione e allora la 7° economia mondiale. Eletto nel 1966, rieletto nel
1970, nel 1974 non si era più presentato perché voleva già prepararsi alla Casa
Bianca: aveva fatto un tentativo da indipendente fallito, si mise in corsa nel
1976 per la nomination repubblicana, la ottenne nell’ ’80 e vinse.
Trump, che entra alla Casa Bianca più anziano di un anno di quando vi entrò Reagan la prima volta, non ha nessuna esperienza di gestione della cosa pubblica e, fino a questa campagna, non aveva mai manifestato l’interesse a farsela. Chissà se, per selezionare i ministri, userà i sistemi del boss del suo show tv The Apprentice.
Trump, che entra alla Casa Bianca più anziano di un anno di quando vi entrò Reagan la prima volta, non ha nessuna esperienza di gestione della cosa pubblica e, fino a questa campagna, non aveva mai manifestato l’interesse a farsela. Chissà se, per selezionare i ministri, userà i sistemi del boss del suo show tv The Apprentice.
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