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lunedì 21 ottobre 2013

Commissione europea: Schulz fa la volata in testa allo scoperto

Scritto per EurActiv il 21/10/2013

In Germania, nelle trattative per la grande coalizione, la Spd chiede il posto di commissario europeo e fa il nome dell’attuale presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, che si ritrova così a fare la corsa in testa allo scoperto. E in Italia?

La notizia, riportata dalla Welt am Sonntag, contiene due elementi: primo, il fatto che in Germania il posto di commissario europeo è un tassello della trattativa per la formazione del nuovo governo; secondo, il fatto che Schulz è oggi il battistrada non tanto per una poltrona di commissario europeo quanto per quella di presidente della Commissione europea, col rischio di restare (troppo?) a lungo allo scoperto, come un ciclista che lancia da lontano la sua volata e può poi subire la rimonta proprio sulla linea del traguardo.

In Germania, con largo anticipo, Cdu e Csu, da una parte, e Spd dall’altra si preoccupano, dunque, delle future scelte europee. C’era un’intesa tra i due partiti per decidere il posto di commissario dopo le elezioni europee del maggio 2014, ma l’Spd vorrebbe ora impegni da subito vincolanti e affiderebbe a Schulz il compito di trattare coi cristiano sociali tutti i temi dell’accordo governativo inerenti l’Ue e l’euro. Il commissario tedesco è attualmente Guenther Oettinger (energia), un Cdu, ex ministro presidente del Baden-Wuerttemberg, che resterebbe volentieri a Bruxelles.

Designato alla Commissione dalla Germania e pure indicato dal Partito socialista europeo come candidato alla presidenza dell’esecutivo comunitario, Schultz ha, dunque, il vento in poppa ed è impegnato in una campagna elettorale che lo ha portato a più riprese in Italia e, nei giorni scorsi, anche a essere ricevuto in udienza da papa Francesco, che ha invitato a una plenaria a Strasburgo del Parlamento europeo.

Ma la gara è ancora lunga: i popolari non hanno ancora deciso se designare un loro candidato; liberali e verdi si apprestano, invece, a farlo con procedure diverse. E Schulz, in testa da solo, rischia di logorarsi.

Quanto all’Italia, il posto in Commissione non entrò, a quanto è dato sapere, nei negoziati per le ‘larghe intese’. Il membro italiano dell’Esecutivo comunitario è attualmente Antonio Tajani, Pdl, vice-presidente e responsabile dell’industria, molto attivo e largamente apprezzato a Bruxelles.

Se la Germania ha le carte in regola per sollecitare il posto di presidente della Commissione, che non ha mai ricoperto –fu tedesco solo il primo presidente Walter Hallstein, dal 1958 al ’62-, l’Italia ha già avuto quel posto due volte, con Franco Maria Malfatti e Romano Prodi e, soprattutto, ha in questo momento il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi –un’accoppiata è davvero improbabile-.

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