Scritto per EurActiv lo 03/10/2013
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano evoca il rischio che il risultato delle elezioni europee del maggio 2014 “ci spinga indietro invece di spingerci avanti” sulla via dell'integrazione. E ipotizza una nuova discriminante tra le forze politiche, l’ ‘arco europeo’.
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano evoca il rischio che il risultato delle elezioni europee del maggio 2014 “ci spinga indietro invece di spingerci avanti” sulla via dell'integrazione. E ipotizza una nuova discriminante tra le forze politiche, l’ ‘arco europeo’.
Napolitano lo dice ricevendo al Quirinale il comitato celebrativo
del progetto di Trattato adottato dal Parlamento europeo il 14 febbraio 1984 su
iniziativa di Altiero Spinelli.
Il comitato, presieduto da Giuliano Amato,
è stato fortemente voluto da Virgilio Dastoli,
che di Spinelli fu stretto collaboratore.
Riferendosi al motto del comitato, 'Ripartiamo da
Spinelli', il presidente Napolitano invita i componenti, politici,
amministratori, funzionari pubblici europei e nazionali, docenti universitari,
diplomatici, giornalisti, “ad andare oltre le iniziative rievocative”,
cogliendo “'le nuove motivazioni del progetto europeo”. E suggerisce
l’obiettivo d’incoraggiare la partecipazione alle elezioni europee dell’anno
prossimo.
C’era una volta, ricorda, nella Prima Repubblica, l’ ‘arco
costituzionale’: chi ne era fuori, neo-fascisti ed estremisti di sinistra, non
era ben visto nelle Istituzioni democratiche. V’ha da essere ora l’ ‘arco
europeo’ composto da quelle forze che, magari criticamente, si riconoscono nel
progetto di costruzione dell’Unione: fuori, quanti, euro-scettici o peggio,
invocano l’uscita dall'euro e predicano l’abbandono dei percorsi
dell’integrazione.
L’incontro avviene nella Veranda. Il
presidente si prende una boccata d’aria europea, dopo giorni d’aria italiana
pesante mefitica: ha l’aria un po’ stanca, appare pure dimagrito, ma sta al
gioco dei consueti rituali dei vecchi europeisti e regala una battuta e un
sorriso a tre giovani ‘under 35’
che gli sciorinano il loro sorprendente entusiasmo europeista.
L’udienza al Quirinale è preceduta dalla prima riunione
del comitato nella sala delle Bandiere dell'Ufficio per l'Italia del Parlamento
europeo. Lì, interviene, fra gli altri, il ministro degli Esteri Emma Bonino che ripropone la prospettiva di una 'impostazione
federalista' dell'Unione europea, rispetto alla quale ha però
denunciato "una solitudine politica molto grande". Il lancio del
comitato e l'incontro con Napolitano coincidono con la presentazione, a
Bruxelles, del progetto Duff per una nuova legge fondamentale europea.
Le celebrazioni del trentennale del progetto di trattato
di Spinelli avranno il loro culmine il 14 febbraio, quando sarà imminente la
campagna per le elezioni
europee e quando
l'Italia si appresterà ad assumere la presidenza di turno semestrale del Consiglio dei Ministri
dell'Ue, dal 1o luglio.
In tale contesto, una iniziativa più volte evocata sono le Assise interparlamentari che, la primavera prossima, dovrebbero vedere protagonisti a Roma Parlamento europeo e Parlamenti nazionali nel rilancio del processo di integrazione. Malgrado una mozione in tal senso di Camera e Senato, persistono dubbi, però, sull'organizzazione dell’evento.
In tale contesto, una iniziativa più volte evocata sono le Assise interparlamentari che, la primavera prossima, dovrebbero vedere protagonisti a Roma Parlamento europeo e Parlamenti nazionali nel rilancio del processo di integrazione. Malgrado una mozione in tal senso di Camera e Senato, persistono dubbi, però, sull'organizzazione dell’evento.
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