Scritto per Il Fatto Quotidiano del 28/08/2014
L’operazione europea Frontex Plus nel Mediterraneo sarà
lanciata a novembre, a un anno dall’avvio di Mare Nostrum. Cecilia Malmstroem,
commissaria europea agli Affari Interni, annuncia che sarà “complementare” a
quanto l’Italia sta facendo. Angelino Alfano, ministro dell’Interno, afferma
che “rimpiazzerà” Mare Nostrum.
La contraddizione non sfugge ai giornalisti che seguono la
conferenza stampa della Malmstroem e di Alfano, dopo il loro incontro a Palazzo
Berlaymont, a Bruxelles. Questione di tempo: all’inizio, Frontex Plus non avrà
la capacità di sostituire Mare Nostrum, “ci vogliono più soldi e più mezzi di
quelli attualmente disponibili”, avverte la commissaria.
Alfano è più assertivo: “Ci sono tutti i presupposti per
superare Mare Nostrum”. E una volta che Frontex Plus sarà stato avviato, “il
governo italiano deciderà che fare dell’operazione”.
Dall’incontro di Bruxelles, esce pure la decisione di
distruggere, col contributo dell’Ue, i “barconi della morte”, di cui –dice
Alfano- “abbiamo la prova che vengano riutilizzati”.
Nei prossimi giorni, Frontex, l’Agenzia di controllo delle
frontiere dell’Ue, valuterà le esigenze di Frontex Plus, che incorporerà due
operazioni già condotte nel Mediterraneo: “Il successo dipende dalla
partecipazione e dal contributo degli Stati –sottolinea la Malmstroem … Spero che
il fatto che l’Italia abbia la presidenza di turno del Consiglio dell’Ue possa
essere d’aiuto… “. Attualmente, solo 10 dei 28, ad esempio, danno asilo ai
rifugiati.
Il discorso di Alfano è
quasi trionfale: “Oggi, l’Ue diventa protagonista nel Mediterraneo centrale, la
frontiera sud, l’emergenza europea di questo momento… Frontex Plus è una
soddisfazione, è soprattutto un premio al lavoro che l’Italia ha compiuto… Ci
sono tutti i presupposti per superare Mare Nostrum, chiederemo navi ed elicotteri
a Frontex e agli altri Stati membri, che dovranno pure contribuire a rafforzare
il bilancio” dell’Agenzia.
I contorni
dell’affiancamento e, poi, eventualmente, della sovrapposizione delle due
operazioni restano indefiniti: Frontex Plus –dice
Alfano- "non farà lo stesso lavoro" di Mare Nostrum e avrà “una
diversa articolazione operativa”,
incentrata sul controllo delle frontiere.
L'incontro politico faceva seguito alla riunione tecnica di martedì a Roma,
condotta per "identificare le modalità con cui l’Ue poteva meglio assistere l'Italia". E’ possibile che, dopo
l’intesa tra Alfano e la
Malmstroem , il tema
dell'immigrazione non figuri sull'agenda del Vertice europeo di sabato 30. E’,
invece, probabile che Frontex Plus sia discusso nel Consiglio dei Ministri
dell'Ue Giustizia e Affari
interni, il 9 e il 10 ottobre, a Lussemburgo.
Sabato, i leader dei 28 potranno quindi concentrarsi sulle nomine dei
vertici delle istituzioni Ue. E la strada pare spianata per Federica Mogherini Alto Rappresentante per la politica estera europea,
mentre restano incertezze su chi sarà presidente del Consiglio europeo –tre
dell’Est e un finlandese in lizza-.
Il successo italiano è maturato con l’acquisita condiscendenza della
cancelliera Merkel. Il sigillo l’ha messo il presidente eletto della
Commissione europea, il lussemburghese Jean-Claude Juncker, tiepido sulla
Mogherini, cui avrebbe preferito la bulgara Georgieva: “Non mi opporrò – fa
sapere - alla scelta dei leader”.
Per la ripartizione dei portafogli nella Commissione Juncker, bisognerà
invece attendere, perché resta da sciogliere, fra l’altro, il nodo delle donne:
sono solo 6, devono diventare almeno 9, se si vuole evitare una bocciatura del Parlamento
di Strasburgo.
Unica nube, nel cielo Ue azzurro Italia, l’indebolimento del fragile
fronte pro-flessibilità: la
Spagna si defila e incassa la nomina a presidente
dell’Eurogruppo, col placet della Merkel, dell’ex ministro dell’Economia Luis
de Guindos. E gli sviluppi politici francesi assottigliano l’asse Roma-Parigi.
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