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mercoledì 27 agosto 2014

Immigrazione: Onu a Ue, non lasciate sola l'Italia

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 27/08/2014
In un contesto di tragedia, coi dispacci delle agenzie di stampa che aggiornano la conta delle vittime e scandiscono gli arrivi, esperti della Commissione europea e dell'agenzia Frontex e responsabili italiani si sono incontrati a Roma, per discutere l'avvio di Frontex Plus, versione riveduta e rinforzata della missione Frontex, non sufficiente però a rimpiazzare Mare Nostrum.
L’incontro, svoltosi in un clima appesantito da reciproche diffidenze, prospetta, dunque, un aiuto all'Italia nella gestione dell'emergenza immigrazione, ma non un’assunzione di responsabilità ‘in toto’ da parte dell’Ue.
La riunione tecnica s’è svolta presso la sede della Polizia dell'immigrazione e delle frontiere: è servita –indicano le fonti ufficiali- a fare un punto della situazione ed a preparare l'incontro di oggi, a Bruxelles, tra la commissaria agli Affari interni Cecilia Malmstroem e il ministro dell'Interno Angelino Alfano. Fra i due, in passato, gli scambi verbali non sono sempre stati amichevoli.
A Bruxelles, il ministro arriva forte dell’avallo ricevuto anche dall’organizzazione per i rifugiati delle Nazioni Unite: l’UnHcr ringrazia l’Italia per avere salvato, con Mare Nostrum, dall’inizio dell’anno, migliaia di vite umane, ma stima a 1900 le vittime nel Mediterraneo in otto mesi e giudica necessaria un’azione europea.
Gli esperti hanno vagliato mezzi e strumenti di Frontex Plus, come pure le possibilità d’integrarli con una versione ridotta di Mare Nostrum. Ma le fonti della Commissione insistono nel precisare che “è irrealistico pensare” che "una piccola agenzia Ue che non ha né risorse né mezzi e neppure guardie di frontiera proprie" possa sostituirsi all’operazione italiana.
A creare imbarazzo, prima dell’incontro, erano state affermazioni attribuite a fonti comunitarie, secondo cui Mare Nostrum sarebbe “un traghetto fra l’Italia e la Libia”. Erasmo Palazzotto, capogruppo di Sel nella commissione Esteri di Montecitorio, afferma: "Mare Nostrum è una scelta di civiltà che va portata avanti, finché non sarà possibile evitare che i profughi mettano a rischio la propria vita nella traversata, quando cioè saranno attivati canali umanitari dai paesi di transito". "Rendere multilaterale la missione, consentendo così una gestione condivisa non solo del soccorso ma anche della successiva accoglienza, che eviti che i migranti restino 'imprigionati' in Italia nelle pastoie burocratiche, dovrebbe essere l'obiettivo del Ministro Alfano che, invece, sembra ormai perso da mesi nella propaganda pseudo-leghista", che stabilisce un rapporto di causa ed effetto tra l’operazione umanitaria e l'aumento degli sbarchi, che è invece “dovuto alla destabilizzazione dello scenario internazionale e, come dimostrano i dati, è del tutto scollegato dalle scelte di politica interna. Il picco precedente, ad esempio, si ebbe con Maroni ministro dell'interno e le sue politiche anti-immigrazione".
La posizione della Commissione è ben nota e sarà oggi reiterata dalla Malmstroem ad Alfano: apprezzamento per lo sforzo dell’Italia, disponibilità ad affiancare, nella misura del possibile, Mare Nostrum, ma impossibilità di sostituirlo con Frontex. “Abbiamo invitato gli Stati membri – dicono le fonti dell’Ue - a contribuire con navi, elicotteri, personale o denaro”
A Bruxelles, poi, si sottolinea che l’Italia, tra il 2007 e il 2020 avrà ricevuto, a conti fatti, un miliardo dai fondi Ue per fronteggiare a vario titolo l’emergenza immigrazione, oltre 70 milioni l’anno.  
Di recente, la Commissione, oltre a migliorare l’efficienza di Frontex, ha anche reso operativo Eurosur, il sistema europeo di sorveglianza delle frontiere.

E’ probabile che la questione rimbalzi dal bilaterale di oggi al vertice dei 28 di sabato, dove il premier Renzi potrebbe chiedere agli altri leader di rispettare gli impegni sull’immigrazione presi al Consiglio europeo di fine giugno. La riunione del 30 agosto è convocata per decidere i nuovi assetti delle istituzioni europee, ma i temi dell’immigrazione e della flessibilità – questo pure di interesse italiano – saranno quasi certamente sollevati.

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