La
designazione dell’Italia è stata una delle ultime a giungere, poche ore prima
della scadenza della mezzanotte del 31 luglio. E ora il presidente
eletto della Commissione europea Jean-Claude Juncker dispone di tutte le
indicazioni dei 28 Stati Ue, tranne due che le dovrebbero inviare nelle
prossime ore, per la composizione del nuovo Esecutivo. Uno dei nodi da
sciogliere è proprio quello della candidata italiana, Federica Mogherini,
ministro degli Esteri, che il governo italiano vuole sia Alto Rappresentante
per la politica estera e di sicurezza comune.
Per la formazione della Commissione
bisognerà però aspettare l'inizio di settembre, subito dopo il vertice, in
programma per il 30 agosto, in cui i capi di Stato e di governo dei 28 dovranno
decidere chi saranno i successori di Catherine Ashton come alto rappresentante e
di Herman Van Rompuy come presidente del Consiglio europeo.
Fino ad allora, ha oggi detto la
portavoce Natasha Bertaud, non ci sarà nessun commento né indiscrezione, da
parte di Juncker, sulla composizione dell'esecutivo e l'attribuzione dei
portafogli.
Nella lettera a Juncker, Renzi scrive:
"Caro Presidente, desidero informarla che il governo italiano ha deciso di
designare Federica Mogherini, attuale ministro degli esteri, come candidato al ruolo
di Alto rappresentante e vicepresidente della Commissione europea". Una formula anomala,
perché la designazione dell’Alto Rappresentante spetta ai capi di Stato e/o di
governo dei 28, mentre la ripartizione dei portafogli della Commissione spetta
a Juncker.
E la Mogherini non corre da sola: il
governo polacco ha designato alla Commissione europea il ministro degli esteri
Radoslaw Sikorski, che è esplicitamente in lizza per quel posto.
Fra gli ultimi Paesi a decidere, il Portogallo, che ha designato
alla Commissione il segretario di Stato aggiunto al premier Carlos Moedas, un
ingegnere di formazione, che ha gestito con la troika il piano di assistenza al
Portogallo.
Alcuni paesi non hanno annunciato la
propria scelta. E alcuni hanno presentato diversi candidati per dare più
possibilità a Juncker, che - ha detto la portavoce – “sta lavorando per mettere
insieme una squadra di alto profilo”.
La Slovenia, le cui scelte rischiano di
divenire un caso politico, ha ad esempio presentato una lista di tre candidati,
fra cui l’attuale premier di centro-sinistra, Alenka Bratusek, uscita
però battuta dalle elezioni di luglio. Gli altri candidati sono l’attuale
ministro degli esteri Karl Erjavec, capo del Partito dei Pensionati, e
l’eurodeputata social-democratica Tanja Fajon.
Sempre secondo la portavoce, per effetto delle insistenze
di Juncker, i governi hanno presentato “un numero significativo di donne
competenti”, ma bisogna “ancora lavorare perché il loro numero aumenti
ulteriormente". Oltre alla Mogherini, sono state candidate ufficialmente
altre due donne, Cecilia Malmstroem dalla Svezia e Vera Jourova dalla Repubblica
ceca, mentre Kristalina Georgieva potrebbe essere la candidata bulgara; una
decina di altre sono state proposte dai paesi come alternative alla prima
indicazione oppure sono fra i possibili candidati dei paesi che non hanno
svelato la loro scelta.
Nella commissione Barroso c'erano 9
commissarie; il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha preannunciato
che se questo numero non sarà eguagliato o superato dall'esecutivo Juncker,
l’Assemblea di Strasburgo non darà il suo via libera.
In attesa di affrontare il negoziato
sulle nomine e la ripartizione dei portafogli, Juncker farà lunedì visita ad
Atene: la Grecia s’aspetta un allentamento della politica dell'austerita.
Juncker, che incontrerà il premier Antonio Samaras, si presenta dicendo:
"La mia priorita' - dice il presidente della l'occupazione, la crescita e
gli investimenti. E sono lieto di recarmi ad Atene a discuterne".
Ecco le principali tappe del percorso per
completare il rinnovo delle istituzioni europee:
-
30/8 - Riunione straordinaria del Consiglio
Europeo per decidere l'Alto Rappresentante e il presidente
del Consiglio europeo.
-
29/9-9/10 - Possibili audizioni dei candidati
commissari da parte delle competenti commissioni del Parlamento europeo.
-
21-23/10 - Possibile voto del Parlamento,
riunito in sessione plenaria, sull'insieme dalla nuova Commissione.
-
24/10 - Decisione del Consiglio europeo sul via
libera alla nuova Commissione durante il vertice d'autunno.
-
31/10 - Termina il mandato della Commissione
Barroso II e dell'Alto rappresentante Catherine Ashton.
-
30/11 - Termina il mandato del presidente del
Consiglio europeo Herman Van Rompuy.
L'insediamento della Commissione potrebbe però slittare
anche all'inizio del 2015 se il Parlamento bocciasse uno o più candidati.
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