P R O S S I M A M E N T E

Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore

giovedì 28 agosto 2014

Iraq/Siria: glossario d'una stagione di guerre ed orrori

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 28/08/2014, pure sul blog de Il Fatto

Districarsi nelle cronache di guerre e di orrori dalla Siria e dall'Iraq è complicato: ci s’imbatte in sigle, personaggi, etnie talora poco noti; e ci si muove in una geografia dei luoghi e delle entità statali instabile. Questo mini-glossario vuole offrire un aiuto a conoscere i protagonisti e a situarne le azioni.
Mesopotamia – La ‘scena del crimine’ di questo intreccio di guerre ed orrori: è la terra tra i fiumi (Tigri ed Eufrate) dei nostri studi classici, parte della Mezzaluna Fertile del Mondo Antico. Per millenni, la sua storia quasi coincide con la storia della civiltà: sumeri, assiri, babilonesi, persiani; ed i suoi popoli si ritrovano nella Bibbia. Oggi, il termine viene comunemente riferito a una zona più ampia di quella originaria.
Isis, o Isil, o Is – E’, negli acronimi inglesi, lo Stato islamico (Is), che inizialmente veniva chiamato Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) o Stato islamico dell’Iraq e della Siria (Isis): una nuova entità creata dall'avanzata delle milizie integraliste d’osservanza sunnita, che profittano della rovina della Siria e della debolezza dell’Iraq, dove il potere centrale alimenta la contrapposizione fra sciiti e sunniti.
Califfato – Geograficamente, per ora coincide con lo Stato islamico. Ma il progetto è di ripristinare l’autorità su tutto l’Islam di una figura che concentra potere religioso, in quando vicario del Profeta, e potere temporale. Esauritosi nel 1923, dopo quasi 13 secoli di vita, non sempre facile, il califfato è un polo d’attrazione dell’integralismo islamico.
Jihad – La parola è araba ed esprime il concetto di “fare il massimo sforzo”. Oggi il termine è utilizzato quasi esclusivamente come sinonimo di “guerra santa”, ma ha pure risvolti individuali, nel senso dell’impegno interiore per attingere la fede perfetta. La Jihad come “guerra santa’ trova poi declinazione diverse in contesti diversi.
bin Laden (e al-Zawahiri) – Osama bin Laden, il ricco saudita, ideatore e capo di al Qaeda, mente dell’attacco all'America dell’11 Settembre 2001, e Ayman al Zawahiri, il medico egiziano, capo della rete dopo l’uccisione di bin Laden il 1° Maggio 2010, oggi fuori dai giochi. Al Qaeda è ormai un punto di riferimento per l’integralismo più storico che attuale: per gli 007 Usa, dallo Yemen e dall'Africa elementi della rete giungono in Mesopotamia per rafforzare le milizie jihadiste dell’Is.

al-Zarqawi – Abu Mus’ab al-Zarqawi, ucciso in Iraq da un raid americano il 7 giugno 2006, quando su di lui c’era una taglia da 25 milioni di dollari, era un giordano di origine palestinese: veniva da Zarqa, città di un campo profughi creato nel 1948. Comandante di al Qaeda in Iraq, come lo designò bin Laden, è il terrorista che pratica la decapitazione degli ostaggi, protagonista d’azioni violente e crudeli. A lui, paiono ispirarsi gli uomini del Califfato.

al-Baghdadi – Abu-Bakr al-Baghdadi, che porta il nome del primo califfo, è il nuovo califfo, capo delle milizie jihadiste che hanno creato l’Is. Su di lui, le notizie sono poche e contraddittorie: imam in Iraq all'epoca dell’invasione americana, poi detenuto a Camp Bucca dal 2004 al 2009, esponente e dal 2010 leader di al Qaida in Iraq, su di lui pende una taglia da 10 milioni di dollari, oggi inferiore solo a quella da 25 posta sulla testa di al-Zawahiri.

SunnitiSono nettamente maggioritari nell’Islam (circa il 90%, quasi 1,4 miliardi di persone, più dei cattolici), ma sono minoritari in Mesopotamia. Il nome viene da sunna (in arabo, consuetudine, quella che c’era tra il profeta Maometto e i suoi compagni. Il califfato è storicamente l’espressione della loro visione del rapporto integralista tra Stato e fede.

Sciiti Sono la maggiore minoranza islamica –ma sono maggioritari in Iran e nella Mesopotamia- e sono, originariamente, il ‘partito di Ali’, cugino e genero del profeta Maometto, ai cui successori considerano riservata la guida dell’Islam. Lo scisma risale al 680 e attraversa, quindi, praticamente tutta la storia musulmana.

Alauiti – Sono una frazione sciita (il nome rivela la deferenza ad Alì), presente soprattutto in Siria - circa 6 milioni, un quinto della popolazione -, ma pure in Libano (da non confondere con gli aleviti della Turchia). Alauita è la famiglia del presidente siriano Bassar al-Assad.

Salafiti – Il salafismo è una scuola di pensiero sunnita ispirata a modelli esemplari di virtù religiosa della tradizione islamica, che può offrire all’integralismo giustificazioni teologiche. Il movimento è anti-occidentale, ma porta in sé germi di rinnovamento dell’Islam.

Curdi – Sono un gruppo etnico indoeuropeo di religione islamica e con una propria lingua e abitano il Kurdistan, territorio della Mesopotamia compreso tra Iran, Iraq, Turchia, Siria, Armenia. I curdi, discendenti dagli antichi medi, con apporti guerrieri di sciti e galati di stirpe celtica, sono oggi quasi 40 milioni: forse il più grande gruppo etnico a questo Mondo senza unità nazionale.

Caldei – Il termine si presta a confusione: i caldei, infatti, erano semiti della Mesopotamia, che finirono con il mescolarsi con le etnie della Regione. Oggi, i caldei sono i seguaci della Chiesa cattolica locale, circa un milione di fedeli, un quarto dei quali vive, o viveva, in Iraq. Il loro primate è il patriarca di Babilonia, con sede a Baghdad: Louis Raphael I Sarko, con parole poco ecclesiali, ha chiamato alla guerra contro il Califfato.

Yazidi – Prima di questa crisi, pochi ne conoscevano l’esistenza. Sono un gruppo curdo, poche centinaia di migliaia di persone, metà delle quali in Iraq, altre in Turchia, Siria, Iran, Armenia. Sono un gruppo contraddistinto dalla fede religiosa: la loro fede, che ricorda i culti pre-islamici curdi, è una combinazione di zoroastrismo, mitraismo, manicheismo, ebraismo, cristianesimo, islam; praticano il battesimo, la circoncisione, il digiuno e il pellegrinaggio.

Nessun commento:

Posta un commento