Scritto per Il Fatto Quotidiano del 28/08/2014, pure sul blog de Il Fatto
Districarsi nelle cronache di guerre e di orrori dalla Siria e dall'Iraq è complicato: ci s’imbatte in sigle, personaggi, etnie talora poco noti; e ci si muove in una geografia dei luoghi e delle entità statali instabile. Questo mini-glossario vuole offrire un aiuto a conoscere i protagonisti e a situarne le azioni.
Districarsi nelle cronache di guerre e di orrori dalla Siria e dall'Iraq è complicato: ci s’imbatte in sigle, personaggi, etnie talora poco noti; e ci si muove in una geografia dei luoghi e delle entità statali instabile. Questo mini-glossario vuole offrire un aiuto a conoscere i protagonisti e a situarne le azioni.
Mesopotamia
– La ‘scena del crimine’ di questo intreccio di guerre ed orrori: è la terra
tra i fiumi (Tigri ed Eufrate) dei nostri studi classici, parte della Mezzaluna
Fertile del Mondo Antico. Per millenni, la sua
storia quasi coincide con la storia della civiltà: sumeri, assiri, babilonesi,
persiani; ed i suoi popoli si ritrovano nella Bibbia. Oggi, il termine viene
comunemente riferito a una zona più ampia di quella originaria.
Isis,
o Isil, o Is – E’, negli acronimi inglesi, lo Stato islamico (Is), che
inizialmente veniva chiamato Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) o
Stato islamico dell’Iraq e della Siria (Isis): una nuova entità creata
dall'avanzata delle milizie integraliste d’osservanza sunnita, che profittano
della rovina della Siria e della debolezza dell’Iraq, dove il potere centrale alimenta
la contrapposizione fra sciiti e sunniti.
Califfato
– Geograficamente, per ora coincide con lo Stato islamico. Ma il progetto è di
ripristinare l’autorità su tutto l’Islam di una figura che concentra potere
religioso, in quando vicario del Profeta, e potere temporale. Esauritosi nel
1923, dopo quasi 13 secoli di vita, non sempre facile, il califfato è un polo
d’attrazione dell’integralismo islamico.
Jihad – La
parola è araba ed esprime il concetto di “fare il massimo sforzo”. Oggi il
termine è utilizzato quasi esclusivamente come sinonimo di “guerra santa”, ma
ha pure risvolti individuali, nel senso dell’impegno interiore per attingere la
fede perfetta. La Jihad
come “guerra santa’ trova poi declinazione diverse in contesti diversi.
bin Laden (e al-Zawahiri)
– Osama bin Laden, il ricco saudita, ideatore e capo di al Qaeda, mente
dell’attacco all'America dell’11 Settembre 2001, e Ayman al Zawahiri, il medico
egiziano, capo della rete dopo l’uccisione di bin Laden il 1° Maggio 2010, oggi
fuori dai giochi. Al Qaeda è ormai un punto di riferimento per l’integralismo
più storico che attuale: per gli 007 Usa, dallo Yemen
e dall'Africa elementi della rete giungono in Mesopotamia per rafforzare le
milizie jihadiste dell’Is.
al-Zarqawi – Abu Mus’ab al-Zarqawi, ucciso in Iraq da un raid
americano il 7 giugno 2006, quando su di lui c’era una taglia da 25 milioni di
dollari, era un giordano di origine palestinese: veniva da Zarqa, città di un
campo profughi creato nel 1948. Comandante di al Qaeda in Iraq, come lo designò
bin Laden, è il terrorista che pratica la decapitazione degli ostaggi,
protagonista d’azioni violente e crudeli. A lui, paiono ispirarsi gli uomini
del Califfato.
al-Baghdadi – Abu-Bakr al-Baghdadi, che porta il nome del primo
califfo, è il nuovo califfo, capo delle milizie jihadiste che hanno creato l’Is.
Su di lui, le notizie sono poche e contraddittorie: imam in Iraq all'epoca
dell’invasione americana, poi detenuto a Camp Bucca dal 2004 al 2009, esponente
e dal 2010 leader di al Qaida in Iraq, su di lui pende una taglia da 10 milioni
di dollari, oggi inferiore solo a quella da 25 posta sulla testa di
al-Zawahiri.
Sunniti
– Sono nettamente maggioritari nell’Islam (circa il 90%, quasi 1,4
miliardi di persone, più dei cattolici), ma sono minoritari in Mesopotamia. Il
nome viene da sunna (in arabo, consuetudine, quella che c’era tra il profeta
Maometto e i suoi compagni. Il califfato è storicamente l’espressione della
loro visione del rapporto integralista tra Stato e fede.
Sciiti
– Sono la maggiore minoranza islamica –ma
sono maggioritari in Iran e nella Mesopotamia- e sono, originariamente, il
‘partito di Ali’, cugino e genero del profeta Maometto, ai cui successori
considerano riservata la guida dell’Islam. Lo scisma risale al 680 e
attraversa, quindi, praticamente tutta la storia musulmana.
Alauiti – Sono una frazione sciita (il nome rivela la
deferenza ad Alì), presente soprattutto in Siria - circa 6 milioni, un quinto
della popolazione -, ma pure in Libano (da non confondere con gli aleviti della
Turchia). Alauita è la famiglia del presidente siriano Bassar al-Assad.
Salafiti
– Il salafismo è una scuola di pensiero sunnita ispirata a modelli esemplari di virtù religiosa della
tradizione islamica, che può offrire all’integralismo giustificazioni
teologiche. Il movimento è anti-occidentale, ma porta in sé germi di
rinnovamento dell’Islam.
Curdi – Sono un gruppo
etnico indoeuropeo di religione islamica e con una propria lingua e abitano il
Kurdistan, territorio della Mesopotamia compreso tra Iran, Iraq, Turchia,
Siria, Armenia. I curdi, discendenti dagli antichi medi, con apporti guerrieri
di sciti e galati di stirpe celtica, sono oggi quasi 40 milioni: forse il più
grande gruppo etnico a questo Mondo senza unità nazionale.
Caldei – Il termine si presta a confusione: i caldei, infatti,
erano semiti della Mesopotamia, che finirono con il mescolarsi con le etnie
della Regione. Oggi, i caldei sono i seguaci della Chiesa cattolica locale, circa
un milione di fedeli, un quarto dei quali vive, o viveva, in Iraq. Il loro
primate è il patriarca di Babilonia, con sede a Baghdad: Louis Raphael I Sarko,
con parole poco ecclesiali, ha chiamato alla guerra contro il Califfato.
Yazidi – Prima di questa crisi, pochi ne conoscevano l’esistenza. Sono un gruppo curdo, poche centinaia di migliaia di persone, metà delle quali in Iraq, altre in Turchia, Siria, Iran, Armenia. Sono un gruppo contraddistinto dalla fede religiosa: la loro fede, che ricorda i culti pre-islamici curdi, è una combinazione di zoroastrismo, mitraismo, manicheismo, ebraismo, cristianesimo, islam; praticano il battesimo, la circoncisione, il digiuno e il pellegrinaggio.
Yazidi – Prima di questa crisi, pochi ne conoscevano l’esistenza. Sono un gruppo curdo, poche centinaia di migliaia di persone, metà delle quali in Iraq, altre in Turchia, Siria, Iran, Armenia. Sono un gruppo contraddistinto dalla fede religiosa: la loro fede, che ricorda i culti pre-islamici curdi, è una combinazione di zoroastrismo, mitraismo, manicheismo, ebraismo, cristianesimo, islam; praticano il battesimo, la circoncisione, il digiuno e il pellegrinaggio.
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