Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu il 12/04/2015
2015/04/12 - Un
tweet e un video postato sui social network: parte senza fanfare e senza
familiari sul palco, la campagna di Hillary Rodham Clinton per ottenere la
nomination democratica e, poi, per conquistare la Casa Bianca l’8 novembre
2016. L’annuncio della candidatura di Hillary, che ci riprova dopo lo smacco
del 2008, non rispetta dunque i riti della politica americana e non arriva
neppure puntuale: giunge un po’ in ritardo, rispetto alle previsioni della vigilia, lasciando un alone di giallo. Nel video, l'ex 'first lady' dice di voler essere "la paladina degli americani" e promette di lottare contro le diseguaglianze, mentre già circola fra i suoi sostenitori un documento dal titolo che suona slogan “Siamo Hillary per l’America”. L'autore del testo, scrivono media Usa che ne
hanno preso visione, è proprio Robby Mook, il capo della campagna. In una
pagina, Mook sintetizza la missione della squadra che lavorerà per l’ex
segretario di Stato: dare "a ogni famiglia, a ogni piccola impresa, a ogni
americano, un percorso verso la prosperità duratura". Sono questi i temi
su cui Hillary cercherò di convincere gli americani ad eleggerla 45° presidente
degli Stati Uniti, il primo donna. Focus sull'economia, quindi, e sulle
opportunità delle famiglie: "Questa campagna non riguarda Hillary Clinton
e non riguarda noi -si legge nella nota di Mook-, riguarda gli americani che
tentano di costruire una vita migliore per se stessi e le loro famiglie". Altri
consiglieri dell'ex segretario di Stato hanno fatto sapere alla stampa
americana che Hillary eviterò un avvio di campagna vistoso, preferendo toni
sobri, da conversazione con gli elettori, proprio sui temi che si presume
stiano più loro a cuore in questo momento, quindi l’economia ed i bisogni delle
famiglie della classe media e delle prossime generazioni. La strategia
tratteggiata dai consiglieri della Clinton riecheggia i temi della campagna che
nel 2012 portò Barack Obama alla rielezione. La Clinton, che ha messo molta
cura nel formare la propria squadra, è il primo candidato ufficiale alla
nomination democratica e parte largamente favorita: nel suo partito, non
s’intravvede al momento un avversario per lei temibile. Fra i repubblicani, due
candidati si sono già dichiarati: i senatori Ted Cruz del Texas e Rand Paul del
Kentucky. Jeb Bush, figlio e fratello rispettivamente del 41° e 43° presidente,
non ha ancora annunciato la sua candidatura, ma ha diffuso proprio oggi un
video ‘presidenziale’, per contrare le mosse della Clinton: un match Clinton –
Bush, una sorta di remake del 1992, è l’ipotesi più attendibile al momento,
stando ai sondaggi. (dispacci d’agenzia –
gp)
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