Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 27/08/2016
Scambi di accuse di razzismo e di intolleranza fra
Hillary Clinton e Donald Trump, in una giornata di campagna rovente negli Stati
Uniti. Poche ore prima di un comizio a Reno, in Nevada, l’ex first lady ha
pubblicato un video di suprematisti che sostengono la candidatura del magnate:
da figure del KKK a Stephen Bannon, il nuovo stratega della campagna elettorale
dello showman, creatore del controverso sito ultra-conservatore Breitbart.
"Se Trump vince – mette in guardia Hillary -, queste persone potrebbero
guidare il Paese". A Reno, poi, Hillary ha raccontato “la lunga storia di
discriminazioni” del suo rivale.
Che ha replicato: la Clinton “ci accusa di essere
razzisti, ma noi non lo siamo”; e le ha ritorto contro l’accusa di essere “intollerante”.
Quello dell'ex Segretario di Stato "é uno dei piu' sfacciati tentativi di
distrazione della storia della politica – afferma Trump - … E' il più vecchio
copione democratico: quando le loro politiche falliscono, resta loro solo
questo logoro argomento: sei un razzista ... E’ un’accusa disgustosa ed è così
prevedibile, è l'ultima spiaggia del politico
democratico screditato".
Il magnate è stato introdotto sul palco a Manchester,
nel New Hampshire, dall'ex rivale nella corsa alla nomination repubblicana Ben
Carson, un nero, che ha detto. "Le vere divisioni, in questo voto, non
sono tra la destra e la sinistra, ma tra la gente comune che lavora e
l'establishment corrotto che lavora solo per se stesso".
A Reno, Hillary ha sostenuto che la campagna di Trump
è costruita sul "pregiudizio e la paranoia": lui "non renderà
l'America di nuovo grande, ma riporterà l'America all'odio". L’ex first
lady ricorda che il magnate venne denunciato dal Dipartimento della Giustizia
perché si rifiutava d’affittare appartamenti a latini e afroamericani. Una
causa degli Anni Settanta andata avanti per decenni perché la pratica si
perpetuava.
La Clinton ha poi citato il giudice Gonzalo Curiel,
che presiede una causa sulla Trump University e che il candidato repubblicano ha
bollato come di parte perché "di origini messicane". Elencando una
serie di episodi, comprese le asserzioni di Trump che il padre di Ted Cruz
fosse coinvolto nell'uccisione di JFK, l’ex first lady ha osservato: questo è quello
che succede "quando si prende per vangelo il National Enquirer", uno
screditato settimanale di gossip e bufale.
Quanto al rimpasto della squadra di Trump con l’arrivo
di Bannon, nessuno si illuda, dice Hillary: "I nomi possono cambiare, come
i suprematisti bianchi che ora si chiamano nazionalisti bianchi", ma il
loro odio "splende luminoso" come prima.
In precedenza, la Clinton aveva pure lanciato un pesante attacco a Nigel Farage, leader del partito britannico anti-Ue Ukip, che ha fatto campagna con Trump. L’ex first lady ha ricordato che Farage “ha alimentato i sentimenti anti-immigrati per vincere il referendum perché la Gran Bretagna" uscisse dall’Ue: "Farage ha chiesto di bandire i bimbi degli immigrati legali dalle scuole pubbliche e dai servizi sanitari, ha detto che le donne 'valgono meno' degli uomini e vuole eliminare le leggi che impediscono ai datori di lavoro di discriminare in base alla razza … Questa è la persona che Trump vuole dalla sua parte, quando si rivolge agli elettori americani". (fonti vv – gp)
In precedenza, la Clinton aveva pure lanciato un pesante attacco a Nigel Farage, leader del partito britannico anti-Ue Ukip, che ha fatto campagna con Trump. L’ex first lady ha ricordato che Farage “ha alimentato i sentimenti anti-immigrati per vincere il referendum perché la Gran Bretagna" uscisse dall’Ue: "Farage ha chiesto di bandire i bimbi degli immigrati legali dalle scuole pubbliche e dai servizi sanitari, ha detto che le donne 'valgono meno' degli uomini e vuole eliminare le leggi che impediscono ai datori di lavoro di discriminare in base alla razza … Questa è la persona che Trump vuole dalla sua parte, quando si rivolge agli elettori americani". (fonti vv – gp)
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