Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net lo 01/08/2016
La coincidenza con match del campionato di football americano di due dei
tre dibattiti in diretta tv tra i candidati alla Casa Bianca democratico e
repubblicano non piace a Donald Trump, che la giudica “inaccettabile”. Il pubblico del football è tendenzialmente
considerato più favorevole a lui che a Hillary Clinton.
Come spesso capita, in quello che dice Trump c’è del vero, ma c’è anche
di più. In un'intervista tv, il magnate ha affermato di avere ricevuto una
lettera dalla Lega di football americano (Nfl), che lamentava la coincidenza
tra gli eventi televisivi. Ma un portavoce dell'Nfl ha negato che la Lega abbia
mai scritto tale lettera.
I dibatti in questione sono i primi due, fissati per il 26 settembre e
per il 9 ottobre – il terzo dibattito sarà il 19 ottobre, mentre quello fra i
candidati vice si svolgerà il 4 ottobre -. Il compito di scegliere e fissare le
date dei dibattiti spetta a una commissione ‘ad hoc’, indipendente dai
candidati: tutto avviene con largo anticipo, almeno un anno prima.
Si sono, dunque, aperti nel segno d’una polemica i cento giorni
dall’Election Day, l’8 Novembre. Trump e Hillary non cesseranno un solo giorno
di fare campagna e darsi contro l’un altro, anche se, almeno fino al Labour
Day, il 5 settembre, l’attenzione dei media e il programma degli eventi saranno
prevedibilmente meno intensi rispetto alla stagione delle primarie e delle
convention.
La candidata democratica è partita per il suo ‘Clinton-Kaine bus tour’,
iniziando da Pennsylvania e Ohio la conquista di quella classe lavoratrice bianca
su cui l'avversario repubblicano riesce a fare più presa. Il ‘Clinton-Kaine bus
tour’ rievoca il ‘Clinton-Gore bus tour’ del 1992, cui pure Hillary partecipò come
aspirante first lady.
Il magnate e showman repubblicano ha già fissato diverse tappe e comizi
in più parti dell’Unione e sarebbe determinato a giocare la ‘carta Pence’,
ovvero a mandare il candidato vice Mike Pence - considerato una scelta solida e
particolarmente apprezzata dai conservatori - a fare campagna dove il consenso
della tradizionale base repubblicana scricchiola, a partire dall’Arizona. (fonti vv – gp)
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