Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net l'11/04/2016
La campagna per le primarie dello Stato di New York è
anche combattuta a colpi di gaffes su come si sale sulla metro della Grande
Mela: protagonisti, i due aspiranti alla nomination democratica che giocano entrambi
a ‘fare il newyorchese’. Bernie Sanders perché a New York ci è nato, a Brooklyn,
l’8 settembre 1941, anche se poi tutta la sua attività politica s’è svolta nel
Vermont. Hillary Clinton, che è di Chicago, ha studiato a Yale, vissuto nell’Arkansas
e a Washington, è stata eletta qui senatore a due riprese (2000 e 2006) e qui a
Brooklyn ha il quartiere generale della sua campagna. Fra i repubblicani,
invece, nessun dubbio che il newyorchese è Donald Trump, nato nel Queens il 14
giugno 1946 e che ha a Manhattan il centro delle sue attività.
Fra i democratici, dove i delegati in palio sono 285,
i sondaggi finora danno la Clinton in vantaggio su Sanders, ma la partita è
aperta. Fra i repubblicani, dove i delegati in palio sono 95, Trump oscilla tra
il 40 e il 50% delle intenzioni di voto, davanti al governatore dell’Ohio John
Kasich e al senatore del Texas Ted Cruz, che su New York è già incappato in
incidenti di percorso durante la campagna.
La scorsa settimana, sia l’ ‘aristocratica’ Hillary
che il ‘socialista’ Sanders sono inciampati nel test della subway, la
metropolitana newyorchese. Per scrollarsi di dosso la nomea, la Clinton ha
voluto prendere la metro alla stazione dello Yankee Stadium, nel Bronx, dove
gioca la squadra di baseball: ha fatto cinque tentativi prima di riuscire a
strisciare bene la Metrocard, la carta d’accesso, così che i tornelli si aprissero
e la lasciassero entrare. La scena è stata ripresa da un video che ha così
mostrato impietosamente ai veri newyorckesi, che prendono la subway tutti i
giorni, la goffaggine dell’ex first lady.
Ma Sanders non è stato più brillante. Al senatore, che – scrive Alessandra Baldini sull’ANSA – “porta ancora nella voce tracce dell’accento di Flatbush, il ‘brooklynese’ con un tocco ebraico”, è statp chiesto dal Daily News “come si prende la metro”. “Compri un gettone e sali” ha risposto Nonno Bernie. Ma i gettoni, gli ormai leggendari ‘token’, sono stati aboliti nel 2003 e vengono oggi venduti come gioiellini nei negozi online dell’azienda dei trasporti municipale: a sostituirli, proprio la tessera ricaricabile, la Metrocard, che Hillary non sapeva usare; e di cui Sanders ignorava l’esistenza. (fonti vv - gp)
Ma Sanders non è stato più brillante. Al senatore, che – scrive Alessandra Baldini sull’ANSA – “porta ancora nella voce tracce dell’accento di Flatbush, il ‘brooklynese’ con un tocco ebraico”, è statp chiesto dal Daily News “come si prende la metro”. “Compri un gettone e sali” ha risposto Nonno Bernie. Ma i gettoni, gli ormai leggendari ‘token’, sono stati aboliti nel 2003 e vengono oggi venduti come gioiellini nei negozi online dell’azienda dei trasporti municipale: a sostituirli, proprio la tessera ricaricabile, la Metrocard, che Hillary non sapeva usare; e di cui Sanders ignorava l’esistenza. (fonti vv - gp)
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