Era dal 1984, cioè quasi da un terzo di secolo, che i battistrada alla nomination non erano così poco amati dagli americani e suscitavano reazioni negative così forti: un sondaggio per conto di Cbs e NYT conferma l’impressione che Hillary Clinton e Donald Trump non “scaldano i cuori” degli elettori – o, almeno, ne scaldano solo una parte - e sono molto divisivi, polarizzando l’opinione pubblica.
Trump più della Clinton: il 24% degli intervistati lo
giudicano positivamente, il 57% negativamente, con un saldo di -33%. Mentre la
Clinton ha un saldo di – 21%: 31% pro e 52% contro.
La differenza fra i due a favore della ex fist lady è ribadita
da un altro sondaggio, Cnn/Orc, che conferma la vittoria di Hillary in un testa
a testa presidenziale con Trump: per quanto susciti diffidenze e antipatie, la Clinton
spaventa meno dello showman ed è considerata più qualificata a fare il comandante
in capo, più vicina alla classe media e alla sensibilità degli americani sull’economia,
la sicurezza, l’immigrazione.
Per trovare valori di popolarità peggiori di oggi dei
candidati presidenziali, bisogna risalire al 1984, quando i candidati erano il
presidente uscente, l’amatissimo, ma polarizzante Ronald Regan, e un
pallidissimo sfidante, Walter Mondale.
Una curiosità: tra il 1984 e oggi il candidato presidenziale
con il rating più negativo è stato Bill Clinton, il marito di Hillary, che nel
1992 fu eletto nonostante avesse un -17. Nel 2008, invece, entrambi i
candidati, il futuro presidente Barack Obama e il suo rivale John McCain,
avevano un rating positivo; nel 2012, quando lo sfidante di Obama era Mitt
Romney, lo avevano entrambi negativo, ma a – 7 appena. (fonti vv - gp)
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