Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net lo 02/05/2016
La corsa
delle primarie riparte domani dall’Indiana, dove un sondaggio Marist Poll per
WSJ e Nbc dà, fra i repubblicani, Donald Trump avanti di 15 punti su Ted Cruz:
49% contro 34%; John Kasich è al 13%. L’Indiana è uno degli Stati in cui il
senatore del Texas e il governatore dell’Ohio hanno una sorta di patto di non
aggressione – qui, a favore di Cruz -, in funzione anti-Trump, che, però, non
piace alla maggior parte degli elettori repubblicani.
Fra i
democratici, il sondaggio dà Hillary Clinton in vantaggio di quattro punti su
Bernie Sanders, che sta cominciando ad accusare un calo di entusiasmo intorno
alla sua campagna, dopo le sconfitte a New York e sulla Costa Est. Il senatore
del Vermont ammette di non potercela più fare a ottenere la maggioranza dei
delegati e a battere l’ex first lady.
Così, Sanders
ad aprile ha raccolto 25,8 milioni di dollari contro i 46 di marzo, oltre il
40% in meno stando ai dati pubblicati dal NYT. Complessivamente, Sanders ha finora
raccolto 210 milioni da 2,4 milioni di donatori, in larga parte giovani e
intellettuali, studenti o insegnanti.
Adesso,
Hillary deve preoccuparsi d’evitare che i voti di Sanders siano perduti o,
peggio, finiscano a Trump, come il magnate dell’immobiliare prospetta,
basandosi sul fatto che una parte di essi sono suffragi ‘anti-establishment’.
Intervistata dalla Cnn, l’ex first lady ha anche confutato le illazioni dello
showman, che lei solo il 5% dei voti se non fosse una donna: "Se giocare
la carta dell’essere donna vuole dire schierarsi con le preoccupazioni che le donne
hanno e che mi hanno espresso, questo è esattamente quello che ho fatto per
decenni e quello che continuerò a fare in campagna".
Non paiono
invece scalfire la Clinton gli attacchi che le vengono da Cruz, in realtà in
funzione anti – Trump. Il senatore del Texas sostiene che la sua vice, Carly Fiorina,
sarà “un incubo per Hillary”, che, se ne ha, ne ha al momento di peggiori; e,
inoltre, afferma provocatoriamente che l’ex first lady ha già scelto come suo
vice proprio Trump, perché i due condividerebbero la stessa visione dell’Amministrazione
federale, “sono due facce della stessa medaglia". Per Cruz, i media
vogliono che Trump sia il candidato repubblicano così che Hillary possa
facilmente batterlo.
Secondo Newt Gingrich, ex speaker della Camera, un repubblicano ultra-conservatore che nel 2012 corse per la nomination, e che ora appoggia Trump, Cruz, Tea Party ed evangelico, non potrebbe mai essere il candidato dell’establishment repubblicano, se non in mera funzione anti-Trump. (fonti vv – gp)
Secondo Newt Gingrich, ex speaker della Camera, un repubblicano ultra-conservatore che nel 2012 corse per la nomination, e che ora appoggia Trump, Cruz, Tea Party ed evangelico, non potrebbe mai essere il candidato dell’establishment repubblicano, se non in mera funzione anti-Trump. (fonti vv – gp)
Nessun commento:
Posta un commento