Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 25/05/2016
Ormai senza
avversari, Donald Trump vince le primarie repubblicane nello Stato di
Washington, all’estremo Nord-Ovest dell’Unione, con oltre i tre quarti dei voti
espressi. Anche se conquisterà tutti i 44 delegati in palio, Trump resterà di
una ventina al di sotto della soglia dei 1237 necessari per ottenere la
garanzia aritmetica della nomination: sarò cosa fatta il 7 giugno, quando ci
saranno le primarie in California e in una manciata di altri Stati.
Fra i
democratici, vince Hillary Clinton con il 54% dei suffragi, ma è un successo
solo politico, che le può essere utile ad allentare la pressione del suo rivale
Bernie Sanders, perché non ci sono delegati in palio: quelli dello Stato di
Washington sono stati assegnati con le assemblee di partito svoltesi a marzo,
dove il senatore del Vermont era andato meglio dell’ex first lady incamerandone
74 contro 27.
Mentre si
votava nel Nord-Ovest, Trump è stato al centro di tensioni e proteste a un suo comizio
ad Albuquerque, nel New Mexico: un gruppo di manifestanti ha sfondato i cordoni
di polizia all'esterno, costringendo gli agenti in tenuta anti-sommossa a
intervenire per bloccare loro l'accesso. I contestatori esponevano striscioni
con le scritte ‘Trump è un fascista’ e 'Ne abbiamo abbastanza’ e hanno bruciato
t-shirt con lo sloga di Trump ‘Make America Great Again’: sono volati sassi, sarebbero
stati usati lacrimogeni e gas urticanti – ma la polizia nega -, ci sono stati
alcuni arresti. Nessuna conferma delle voci di spari all’esterno del comizio,
circolate sui social.
All’interno,
il magnate è stato ripetutamente interrotto durante il suo intervento dagli
oppositori, che hanno gridato e mostrato cartelli di protesta. Trump, com’è suo
solito, li ha derisi, trattandoli da bambini, mentre i suoi sostenitori
cantavano “costruiremo il muro”, quello che lo showman vuole erigere al confine
col Messico. Alla fine, Trump ha potuto lasciare senza problemi la sede del comizio,
raggiungendo Los Angeles.
Anche
Hillary Clinton ha avuto una sua dose di contestazioni, durante un comizio all’Università
di California di Riverside: cinque donne che protestavano sono state
allontanate dal servizio di sicurezza.
Clinton/Sanders, distensione e scintille - Nel duello
tra la Clinton e Sanders, si registrano segnali contraddittori: i due hanno
concordato col partito una nuova ripartizione dei membri della commissione che
deve scrivere la piattaforma per la convention di luglio. L'ex first lady ne ha
scelti sei, il senatore cinque, fra cui un attivista per i diritti dei
palestinesi. La distribuzione è stata fatta sulla base dei voti popolari
ottenuti dai due candidati nelle primarie. Altri quattro membri sono stati
nominati da Debbie Wasserman Schultz, la presidente del comitato nazionale del
partito, che nei giorni scorsi era stata accusata da Sanders di favorire Hillary.
In base alle regole, la presidente avrebbe avuto diritto di nominare tutti i 15
membri.
Nessun commento:
Posta un commento