Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 23/05/2016
Per la prima volta, il candidato repubblicano ‘in
pectore’ alla Casa Bianca Donald Trump supera, nella media dei sondaggi, la
battistrada nella corsa alla nomination democratica Hillary Clinton: secondo
RealClearPolitics, il magnate dell’immobiliare è ora davanti all’ex first lady con
il 43,4% delle intenzioni di voto contro il 43,2%. Il divario di 0,2 punti
percentuali è statisticamente irrilevante, considerato il margine d’errore dei
rilevamenti, ma finora solo alcuni singoli sondaggi avevano dato Trump in
vantaggio su Hillary.
Il week-end è stato denso di indicazioni elettorali.
Per WP/Abc, i due probabili avversari sono visti sfavorevolmente ciascuno dal
60% dei potenziali elettori, mentre per WSJ/Nbc l’ex first lady batte il
magnate di tre punti, ma il senatore Bernie Sanders, che ancora le contesta la
nomination, lo batte di ben 15 punti.
In un’intervista alla Nbc, la Clinton è stata molto
conciliante con Sanders, riconoscendogli il diritto di continuare la sua corsa,
ma insistendo sulla necessità di concentrare l’attenzione su Trump, che “non è
un candidato normale” e che “pone pericoli” agli Stati Uniti. In un’intervista
alla Cnn, l’ex first lady ha ripetuto che il magnate "non è
qualificato" per la Casa Bianca: "Quando si corre per la presidenza
degli Stati Uniti, il mondo guarda e ascolta … Quando di dice che si vogliono
bandire tutti i musulmani, si mandano messaggi al mondo musulmano, ai
terroristi … Trump viene usato come un reclutatore che convince persone a unirsi
alla causa del terrorismo".
Considerazioni analoghe sono venute da Jeff Bezos,
proprietario di Amazon e del Washington Post, già nel mirino degli attacchi di
Trump: "Non si comporta in modo appropriato per un candidato alla
presidenza". Ma nonostante le critiche dei democratici e le riserve
all’interno del suo stesso partito, lo showman, che continua a godere di una
eccezionale copertura mediatica, continua a conquistare consensi. E attacca il
presidente Barack Obama perché “gioca a golf tutto il giorno”, mentre a lui
tocca fare la fila negli aeroporti che sono “un totale disastro” dal punto di
vista della sicurezza perché manca personale.
Il NYT scrive che Trump deve raccogliere almeno un
miliardo di dollari per la campagna d’autunno dopo le convention di fine luglio
e osserva, dopo avere contattato 50 potenziali donatori, che molti manifestano
“un senso di disprezzo e di sfiducia verso il candidato” senza precedenti. Una
dozzina d’intervistati non intendono né dare né raccogliere soldi per Trump – e
uno ha chiaramente detto che voterà Hillary -; solo nove si sono chiaramente
pronunciati per il magnate; tutti gli altri non si sono sbilanciati.
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