Scritto per Il Fatto Quotidiano del 19/05/2016
Le sue biografie, né quelle ufficiali, né quelle
giornalistiche, non raccontano che cosa dovette subire il giovane Eric Fanning,
gay palese, negli anni trascorsi al Dartmouth College, una delle Università
d’eccellenza d’America, quelle della Ivy League: ad Hanover, sulle montagne del
New Hampshire, gli inverni sono lunghi e nevosi e non c’è alternativa alla vita
di campus tra aule, biblioteche, mense e dormitori. Era la seconda metà degli
Anni Ottanta, era l’America un po’ macho di Ronald Reagan; e cavarsela, per
Eric, non fu facile.
Ma, poi, s’è preso delle rivincite, costruendosi una
carriera, in politica, proprio dove la vita per i gay resta più ostica, il
campo militare. Ora, il Senato ha ratificato la sua nomina a segretario
all'Esercito, facendone il primo capo politico apertamente omosessuale di una
delle quattro Armi delle Forza Armate degli Stati Uniti.
La nomina di Fanning, 48 anni, era rimasta bloccata
per quasi sette mesi: il presidente Obama l’aveva infatti designato il 3
novembre 2015. Ma la sua omosessualità, nell'America che porta avanti i diritti
civili, non c’entrava. O, almeno, nessuno vi ha mai fatto apertamente
riferimento.
Del resto, Fanning ha 25 anni d’esperienza nella
politica militare e ha già ricoperto, al Congresso e al Pentagono, incarichi di
rilievo, come quello di vice-segretario per l’Aeronautica militare, oltre che
di capo di gabinetto del capo del Pentagono Ashley Carter.
La nomina, già approvata a marzo, era rimasta bloccata
perché alcuni senatori repubblicani la legavano all'0intenzione ribadita dal
presidente Obama di chiudere la prigione per presunti terroristi e ‘nemici
combattenti’ di Guantanamo, a Cuba. Se ne indignò John McCain, senatore repubblicano,
ex pilota della U.S.Navy e prigioniero di guerra in Vietnam, che giudica
Fanning “pienamente qualificato” per il compito affidatogli.
Il senatore del Kansas Pat Roberts ha dato via libera dopo
avere avuto assicurazione che nessun prigioniero attualmente detenuto a
Guantanamo sarà spedito in prigione in Kansas o in un qualsiasi altro Stato
dell’Unione.
La gerarchia politica della Difesa Usa prevede un
segretario alla Difesa, Carter, e un segretario per ciascuna delle quattro armi
delle Forze armate, l’Esercito, la Marina, l’Aeronautica e i Marines.
Col capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale
Mark Milley, Fanning dovrà gestire la riduzione degli effettivi a 450 mila unità
entro il 2018, le dimensioni più ridotte dalla Seconda Guerra Mondiale.
Il prossimo tabù da infrangere sarà quello di un gay
con le stellette come capo di Stato Maggiore d’una delle quattro armi. Ma lì ci
sarà da attendere un po’: gli Stati Uniti, infatti, hanno revocato solo sei anni
fa la norma, introdotta sotto la presidenza di Bill Clinton, "don't ask,
don't tell", che permetteva ai gay di arruolarsi purché non dessero
pubblica mostra della propria omosessualità. Prima di allora, i gay, anche
‘cripto’, erano ufficialmente banditi dalle forze armate.
La nomina di Fanning viene salutata in termini
positivi dalle organizzazioni omosessuali, che parlano di “un momento storico”
e ricordano che Obama ha pure nominato un diplomatico gay, Randy Berry, inviato
speciale per la protezione dei diritti degli omosessuali nel mondo. Ma c’ pure
chi, fra i veterani dell’American Legio e negli ambienti evangelici, storce il
naso.
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