Scritto per EurActiv.It il 25/03/2015
Il Piano Juncker "è una vergogna": il netto
giudizio negativo è stato oggi espresso da Corrado Passera. L'Unione europea,
ha detto l'ex ministro dello Sviluppo economico, dovrebbe mettere in tavola
investimenti "non per 21, ma per mille miliardi", in un contesto
economico eccezionalmente favorevole, tassi bassi, euro debole, petrolio ai
minimi.
Passera rispondeva
a domande durante una conversazione organizzata alla Sioi di Roma dall'Associazione italiana Fulbright, sul tema
"il problema della crescita italiana: misure necessarie e sfide da
cogliere". Fra i partecipanti alla conversazione, c'era pure il presidente
della Sioi, Franco Frattini, ex ministro degli Esteri ed ex
commissario europeeo.
Bocciato il Piano
Juncker, che, partendo da 21 miliardi 'freschi' dovrebbe generare 315
miliardi di investimenti in tre anni nei 28 Paesi Ue, Passera, un passato di
manager e ministro, attualmente presidente di Italia Unica, ha dato, invece, un
giudizio positivo dell'impatto del Quantitative
Easing lanciato dalla Bce presieduta da Mario Draghi.
Per Passera, nelle condizioni attuali una crescita dell'Italia "sotto il 2%" sarebbe "deludente" - le previsioni ci attribuiscono una crescita di qualche decimo di punto -: ci vuole, ha detto, una politica che abbia "un progetto di lungo periodo" e che non attui comportamenti discordi ai propri propositi, facendo, come avviene oggi, salire la spesa pubblica e le tasse e frenando gli investimenti.
Per Passera, nelle condizioni attuali una crescita dell'Italia "sotto il 2%" sarebbe "deludente" - le previsioni ci attribuiscono una crescita di qualche decimo di punto -: ci vuole, ha detto, una politica che abbia "un progetto di lungo periodo" e che non attui comportamenti discordi ai propri propositi, facendo, come avviene oggi, salire la spesa pubblica e le tasse e frenando gli investimenti.
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