Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu lo 06/03/2015
2015/03/06 - Man mano che Hillary Clinton s’avvicina
all’annuncio ufficiale della sua candidatura alla nomination democratica alla
Casa Bianca, prevista – dice il Wall Street Journal - per aprile, scattano trappole
sulla sua strada: prima il caso, sollevato dal Washington Post, di un
finanziamento dall’Algeria accettato, quand’era segretario di Stato, in deroga
ai patti con il presidente Obama; poi, la vicenda, quasi risibile, rivelata dal
New York Times, di mail private utilizzate, sempre quand’era segretario di
Stato, invece dell’account del Dipartimento. L’ex First Lady intenderebbe
annunciare presto la candidatura, di cui avrebbe già informato alcuni suoi
potenziali finanziatori, per ragioni soprattutto economiche: punta a
raccogliere un miliardo di dollari, contro i 716 milioni accumulati da Obama per
la ricandidatura nel 2012, e per riuscirci deve darsi da fare per tempo. Senza
un team ufficialmente operativo, inoltre, la campagna di Hillary è esposta agli
attacchi preventivi dei rivali e dell’establishment repubblicano, come quello
sul finanziamento straniero alla Clinton Foundation e, questa settimana, il
‘mailgate’. Durante il mandato da segretario di Stato, 2009/2013, Hillary non
avrebbe mai utilizzato un account di posta elettronica ufficiale: scambi,
messaggi, corrispondenza sarebbero stati gestiti tramiti il suo indirizzo
privato. E non si sarebbe trattato di una svista, ma d’una mancanza vera e propria,
forse persino di una violazione delle regole federali. La rivelazione del New
York Times ha scatenato una bufera sull'ex First Lady, difesa, però, dalla Casa
Bianca e dal Dipartimento di Stato. "Pubblichi le sue e-mail", chiede
Jeb Bush, un potenziale antagonista, che coglie l'occasione per sfidare la Clinton
sul piano della trasparenza, dopo avere lui pubblicato una valanga di e-mail
(250 mila) del periodo da governatore della Florida ('99-2007). Infine, la Cnn
ipotizza che questa volta, al contrario di quanto avvenne nella campagna del
2008, Hillary sarebbe decisa a puntare sul fatto che è donna. E in questo
senso, non a caso, ha partecipato lo scorso mese alla 'Silicon Valley Conference
for Women': un evento in cui ha parlato della carenza di donne non solo nel settore
tecnologico, ma anche ai vertici delle principali aziende. (dispacci d’agenzia - gp)
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