Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu il 23/03/2015
2015/03/23 - "Mi
candido alla presidenza" perché "voglio riaccendere promessa
americana": così, il senatore repubblicano del Texas, Ted Cruz, ha ufficialmente
lanciato la sua campagna per la Casa Bianca. Cruz, 44 anni, al Senato dal 2012,
vicino al Tea Party, è il primo a scendere in campo con tutti i crismi. Prima
con un tweet, poi dalla Liberty University, a Lynchburg, Virginia, Cruz è sceso
in lizza parlando della sua fede religiosa e delle sue radici cubane,
scegliendo per annunciare la candidatura il quinto anniversario dell’Obamacare,
la riforma sanitaria contro cui s’è battuto e ancora si batte –celebre un suo
discorso maratona di 21 ore in Senato-. "Per troppi americani la promessa
dell'America sembra sempre più distante", ha detto. E ha continuato: "Immaginate
un presidente che renda sicure le frontiere; immaginate una tassa con
un'aliquota unica; immaginate un presidente che non boicotti Netanyahu”,
snocciolando implicite critiche al presidente Obama. Cruz ha scelto per l’esordio
un’università evangelica, dove fare leva sull'elettorato cristiano
tradizionalista e fondamentalista: “Oggi, circa la metà dei cristiani non
votano: immaginate invece milioni di fedeli in tutta l'America che vanno ai
seggi per votare i nostri valori". Quel che avvenne nel 2000 e ancora nel
2004, con la doppia elezione di George W. Bush. Il neo-candidato, oltre che per
l’abolizione della Obamacare, si batte contro i matrimoni omosessuali, non
crede al cambiamento climatico ed è un falco in politica estera. Finito il
discorso, Cruz, un avvocato che ha studiato ad Harvard e Princeton, è stato
raggiunto sul palco dalla moglie Heidi in rosa, e dalle figlie Carolina e
Catherine, entrambe in fucsia. Molto popolare tra i Tea Party, il senatore del
Texas non parte però favorito per la nomination repubblicana ed esce oggi
sconfitto nel confronto con la possibile candidata democratica Hillary Clinton.
Fra i repubblicani, le candidature ‘in pectore’ sono molte: quelle dell'ex
governatore della Florida Jeb Bush, del governatore del Wisconsin Scott Walker,
dei senatori Marco Rubio della Florida e Rand Paul del Kentucky e varie altre.
(dispacci d’agenzia – gp)
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