Scritto per il blog de Il Fatto il 19/09/2013
Lo scrivono
tutti, molti quasi con un senso d’angoscia: “Qualunque cosa accada, Silvio
Berlusconi resterà in politica “ (Le Monde). E se ce l’hanno loro, il senso
d’angoscia, figuriamoci noi! Da tutta la saga del voto in giunta e del video di
ieri, la stampa estera ricava soprattutto questo messaggio e fa questa sintesi:
il Cavaliere “non getta la spugna e resta” (El Pais, Les Echos, El Mundo, etc
etc), anche se la sua espulsione dal Senato è più vicina.
La stampa
anglosassone è - come da luogo comune - più fredda e distaccata: “Berlusconi
promette di continuare a guidare l’Italia, nonostante la condanna” (FT), dove
quel ‘promette’ –lo usano pure The Independent e Bbc - stride come una
minaccia; ma “fa un passo indietro sulla crisi di governo”. The Guardian è
colpito da “tono di sfida”, The Times dal riferimento alla cospirazione di
sinistra.
Il video non
piace a nessuno: questione di contenuti e pure di regia, con lo sguardo fisso
in camera e un contesto ieratico – solo la Bbc lo giudica “emotivo” -. Però.
qualcuno un po’ di propaganda se la beve. Sentite il WSJ, spesso non severo nel
giudicare il Cavaliere: “Sempre uomo di spettacolo imprevedibile, Berlusconi utilizza
lo strumento televisivo per rivendicare con
aria di sfida il suo posto di rilievo al centro della
politica italiana. Forse, però, è quello
che non ha detto che fa più rumore: non una volta fa
menzione della minaccia di fare cadere il fragile governo di
coalizione”.
Lo spagnolo Abc giudica
che l’ex premier sia “tornato a interpretare il suo miglior ruolo, quello di se
stesso” –altre volte, però, l’ha fatto con più efficacia-. Il francese Le
Figaro lo considera ancora capace di “infiammare la politica italiana”.
Tutti sono convinti
che Berlusconi, alla fine, sarà escluso dal Senato. E quasi tutti ritengono
che, nonostante il passo indietro di fronte alla crisi, alla fine la crisi ci
sarà. Anzi, Der Spiegel sostiene che “la crisi del governo non è mai finita e
una crisi di governo è ancora possibile”: cioè, si litiga sempre e prima o poi
si rompe.
Nessun commento:
Posta un commento