Scritto per EurActiv.it il 15/07/2014
Il ‘nodo Mogherini’ nel Vertice delle Nomine, domani, a
Bruxelles. Ma a discutere di chi saranno, dal 1° novembre, i nuovi presidente
del Consiglio europeo e alto rappresentante per la politica estera e di
sicurezza comune, i capi di Stato e di governo dei 28 arriveranno solo a fine
giornata.
La lettera d’invito loro mandata dall’attuale presidente del
Consiglio europeo, l’ex premier belga Herman van Rompuy, prevede che, dopo
l’incontro di rito con il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, la
prima sessione del loro meeting sia dedicata alle crisi ucraina e in Medio Oriente.
A cena, i leader dei 28 saranno raggiunti dal presidente
della Commissione europea oggi designato dall’Assemblea di Strasburgo, Jean-Claude
Juncker. Con lui, discuteranno le priorità dell’agenda del nuovo Esecutivo e,
magari, anche della composizione dello stesso, specie con riferimento a ruoli
chiave –come il responsabile per gli affari economici e monetari, che potrebbe
essere il francese Pierre Moscovici-, o l’ipotesi di un commissario
all’immigrazione –avanzata dallo stesso Juncker- o l’idea della creazione di
agglomerati di competenze intorno a commissari ‘seniores’, magari con il ruolo
di vice-presidenti.
Ai colleghi, poi, Van Rompuy riferirà sulle consultazioni
che ha condotto sulle nomine da decidere. La candidatura del ministro degli
esteri italiano Federica Mogherini a succedere a Catherine Ashton gode del
sostegno dei governi socialisti, ma è osteggiata –dice Juncker- da 10/11 Paesi,
e fortemente dalla Lituania. Una candidata alternativa sarebbe la bulgara
Kristalina Georgieva, commissaria uscente agli aiuti umanitari e d’emergenza.
Il sottosegretario italiano agli Affari Europei Sandro Gozi ha oggi espresso l'intenzione di andare a una decisione anche a maggioranza. Ma non si può neppure escludere un rinvio delle decisioni a una fase di consenso più matura. In ogni caso, siala Mogherini che la Georgieva rispondono a
priori a un profilo di alto rappresentante simile a quello dello Ashton: una
personalità non di spicco tale da fare ombra ai ministri degli Esteri nazionali
dei Grandi Paesi.
Il sottosegretario italiano agli Affari Europei Sandro Gozi ha oggi espresso l'intenzione di andare a una decisione anche a maggioranza. Ma non si può neppure escludere un rinvio delle decisioni a una fase di consenso più matura. In ogni caso, sia
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