P R O S S I M A M E N T E

Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore

martedì 15 luglio 2014

Italia/Ue: Vertice delle Nomine, il nodo della Mogherini

Scritto per EurActiv.it il 15/07/2014

Il ‘nodo Mogherini’ nel Vertice delle Nomine, domani, a Bruxelles. Ma a discutere di chi saranno, dal 1° novembre, i nuovi presidente del Consiglio europeo e alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune, i capi di Stato e di governo dei 28 arriveranno solo a fine giornata.

La lettera d’invito loro mandata dall’attuale presidente del Consiglio europeo, l’ex premier belga Herman van Rompuy, prevede che, dopo l’incontro di rito con il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, la prima sessione del loro meeting sia dedicata alle crisi ucraina e in Medio Oriente.

A cena, i leader dei 28 saranno raggiunti dal presidente della Commissione europea oggi designato dall’Assemblea di Strasburgo, Jean-Claude Juncker. Con lui, discuteranno le priorità dell’agenda del nuovo Esecutivo e, magari, anche della composizione dello stesso, specie con riferimento a ruoli chiave –come il responsabile per gli affari economici e monetari, che potrebbe essere il francese Pierre Moscovici-, o l’ipotesi di un commissario all’immigrazione –avanzata dallo stesso Juncker- o l’idea della creazione di agglomerati di competenze intorno a commissari ‘seniores’, magari con il ruolo di vice-presidenti.

Ai colleghi, poi, Van Rompuy riferirà sulle consultazioni che ha condotto sulle nomine da decidere. La candidatura del ministro degli esteri italiano Federica Mogherini a succedere a Catherine Ashton gode del sostegno dei governi socialisti, ma è osteggiata –dice Juncker- da 10/11 Paesi, e fortemente dalla Lituania. Una candidata alternativa sarebbe la bulgara Kristalina Georgieva, commissaria uscente agli aiuti umanitari e d’emergenza.

Il sottosegretario italiano agli Affari Europei Sandro Gozi ha oggi espresso l'intenzione di andare a una decisione anche a maggioranza. Ma non si può neppure escludere un rinvio delle decisioni a una fase di consenso più matura. In ogni caso, sia la Mogherini che la Georgieva rispondono a priori a un profilo di alto rappresentante simile a quello dello Ashton: una personalità non di spicco tale da fare ombra ai ministri degli Esteri nazionali dei Grandi Paesi.

Nessun commento:

Posta un commento