La partita delle nomine nell’Ue
continua a giocarsi sotto traccia, dopo il rinvio delle decisioni al 30 agosto
deciso dal Consiglio europeo del 16 luglio. Nelle dichiarazioni pubbliche, le
posizioni sono ancorate alla scorsa settimana. Ma i giochi sono ben avviati e
chi era in pole position a metà giugno potrebbe ritrovarsi fuori dalla griglia
a fine agosto.
Le indiscrezioni a mezzo stampa rientrano nella ‘partita a
scacchi’ in atto. Per Federica Mogherini,
le possibilità di prendere il posto di Catherine Ashton come alto rappresentante
della politica estera e di sicurezza dell'Ue ''sono notevolmente calate'', scrive
Der Spiegel, mentre salgono le quotazioni della francese Elisabeth Guigou, 67
anni, socialista ex ministro a più riprese, molto conosciuta nell’Ue.
In visita a Roma, la scorsa settimana, la stessa Guigou non
aveva escluso una collocazione europea. ''E' una candidata estremamente
qualificata'', su cui ci sarebbe l’accordo di “molti Paesi”, commenta il
presidente della commissione Esteri del Parlamento europeo, il popolare tedesco
Elmar Brok, consigliere della cancelliera Angela Merkel.
Dietro il ‘soffietto’ di Der Spiegel per la Guigou, la
sensazione di un’altra tentativo popolare d’influenzare le scelte socialiste:
prima del Vertice delle Nomine del 16 luglio, c’era stata l’ipotesi Enrico
Letta –un Pd molto gradito al Ppe- alla presidenza del Consiglio europeo, che
escludeva l’ipotesi Mogherini agli Esteri; adesso, l’idea Guigou.
Insomma, pare che i popolari –specie tedeschi- cerchino
alternative socialiste al ministro italiano, mentre circola la voce che lady
Ashton, l’attuale alto rappresentante, una laburista britannica, continuerebbe
ad occuparsi - anche dopo la fine del suo mandato - dei negoziati con l’Iran,
dove non ha fatto male.
Per il momento, Il Governo Renzi tiene il punto: “La Mogherini
resta la nostra candidata al posto d’alto rappresentante”, ha oggi ribadito a
Bruxelles il sottosegretario della presidenza del Consiglio con delega agli
Affari europei Sandro Gozi, che ha presieduto il primo Consiglio Affari Generali
del semestre italiano.
Gozi non sapeva dell'incontro di stamane fra l'ex premier
Massimo D'Alema e il presidente eletto della Commissione europea Jean-Claude
Juncker -altro focolaio d'ipotesi e sospetti- e s’è detto non "a conoscenza di alcun piano B" rispetto alla
candidatura del ministro degli Esteri.
Che, ha aggiunto, "ha tutte le qualità per essere un
ottimo alto rappresentante. Sinceramente, non ho mai capito tutte le critiche
attorno al suo nome per una presunta mancanza di esperienza: si occupa da 20
anni di politica internazionale, ha iniziato giovanissima ad occuparsene per il
nostro partito".
Gozi ha pure detto: "Quando si parla di nuova partenza
per l'Europa, trovo difficile che la si faccia solo con politici uomini di alta
esperienza: dovremmo sostenere la parità di genere in Commissione. Tutti punti
a favore della conferma della Mogherini come candidata".
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L’incontro tra D’Alema
e Juncker è avvenuto nell'ufficio del presidente allo Charlemagne, di fronte
alla sede
dell'Esecutivo europeo. Il colloquio, a quanto si apprende, è durato una
ventina di minuti e s’è svolto nell'ambito delle consultazioni di Juncker per
le nomine europee. Una portavoce di D’Alema, che è presidente della Feps
(Fondazione europea per gli studi progressisti), ha definito l’incontro “un
colloquio cordiale tra due personalità che si conoscono da molto tempo per
esaminare la situazione e le prospettive delle istituzioni europee. Dell'incontro
era stato informato il presidente del Consiglio Matteo Renzi". Che non per
questo ne sarà stato particolarmente felice.
Nei giorni scorsi, la Mogherini, col sottosegretario
Benedetto Della Vedova e il segretario generale della Farnesina Michele
Valenzise, hanno illustrato le priorità della presidenza di turno italiana al
corpo diplomatico in tre riunioni per gruppi regionali. Il motto del semestre,
"Europe: a fresh start", è stato il filo conduttore degli incontri,
articolati sui tre pilastri: crescita e occupazione; cittadinanza e diritti;
maggior ruolo dell'Unione europea sulla scena internazionale.
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