Il presidente eletto della Commissione europea Jean-Claude Juncker sta
considerando la possibilità di ripartire il portafoglio di commissario all'economia
in due diversi incarichi, uno per la crescita e l'altra per la disciplina di
bilancio. Lo fa sapere una fonte europea, citata dall’Agi.
La ripartizione del portafoglio consentirebbe alla Francia
di piazzare l'ex ministro Pierre Moscovici in un portafoglio economico, tenendo
nel contempo conto delle perplessità tedesche nell’affidare il compito di
guardiano dei conti a un socialista francese, visto che Parigi ha dal 2012 un
deficit oltre ai limiti previsti dagli accordi Ue.
"Tutte le opzioni restano aperte, ma ancora nessuna
decisione è stata presa," precisa la fonte. Juncker aveva chiesto agli
Stati di designare il loro commissario entro il 31 luglio. La fonte indica che
finora 22 dei 28 Stati dell’Ue hanno presentato ufficialmente i loro candidati:
le eccezioni sono Italia, Belgio, Paesi Bassi, Portogallo, Romania e Slovenia.
Ieri, la Francia ha candidato Moscovici, anche se solo informalmente,
visto che nessuna lettera ufficiale al riguardo è ancora giunta a Bruxelles. La
designazione di Moscovici eliminerebbe l’ipotesi di Elisabeth Guigou come alto
rappresentante per la politica estera e di sicurezza europea, un’alternativa al
ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini.
Il premier italiano
Matteo Renzi ha fatto capire che non designerà alcun candidato, perché la
partita
sulla Mogherini
al posto attualmente tenuto da Lady Ashton è sempre aperta. La candidatura
Mogherini è però complicata sia dai continui commenti sulla sua inesperienza
(il Guardian pubblica un appello firmato da vari ex ministri europei perché si
scelga qualcuno di maggiore esperienza) sia dalle perplessità di chi la
considera troppo vicina alla Russia.
Anche l'Olanda
non ha indicato nessuno, per ragioni in parte simili all'Italia. Il premier Mark
Rutte, scrive oggi la stampa locale, è in pista per il posto di presidente del Consiglio
europeo. Anzi, "se dipendesse dalla Merkel, lo sarebbe già", scrive
il Volkskrant. Inoltre, è sempre in piedi l'ipotesi che il ministro dell'Economia
Jeroen Dijsselbloem, presidente dell'Eurogruppo, gradito alla Merkel, vada a
occuparsi in Commissione della disciplina di bilancio, in tandem con il
francese Moscovici. Ma c’è sempre la possibilità che il finlandese Olli Rehn
venga parzialmente rimpiazzato da un altro finlandese, l’ex premier Jyrki
Katainen.
C'è, inoltre, il
problema dell'equilibrio di genere. Juncker per ora ha solo due donne: la ceca
Vera Jourova –una new entry- e la bulgara Kristalina Georgieva –confermata-.
E ripescare il detto mussoliniano (Mario Appeliusiano per la verità) "Dio stramaledica gli Inglesi?": perché il Guardian si prende il disturbo di pubblicare "un appello firmato da vari ex ministri europei perché si scelga qualcuno di maggiore esperienza" a proposito della Mogherini? Nessuno avrebbe osato farlo per una candidata/o proposto da Francia/Germania/Inghilterra!
RispondiEliminaNon vedo però geni nelle schiere dei politici europei, né Vera Jourova (50 anni) mi appare molto più esperta della Mogherini, per tacere del suo movimento (ANO, mi si perdoni la volgarità). Anche Rutte peraltro non suona benissimo in Italiano.
Infine: troppo vicina alla Russia perché?