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mercoledì 30 luglio 2014

Nomine: Ue, ipotesi ripartizione portafoglio economia

Scritto per EurActiv.it, su dispacci d'agenzia

Il presidente eletto della Commissione europea Jean-Claude Juncker sta considerando la possibilità di ripartire il portafoglio di commissario all'economia in due diversi incarichi, uno per la crescita e l'altra per la disciplina di bilancio. Lo fa sapere una fonte europea, citata dall’Agi.

La ripartizione del portafoglio consentirebbe alla Francia di piazzare l'ex ministro Pierre Moscovici in un portafoglio economico, tenendo nel contempo conto delle perplessità tedesche nell’affidare il compito di guardiano dei conti a un socialista francese, visto che Parigi ha dal 2012 un deficit oltre ai limiti previsti dagli accordi Ue.

"Tutte le opzioni restano aperte, ma ancora nessuna decisione è stata presa," precisa la fonte. Juncker aveva chiesto agli Stati di designare il loro commissario entro il 31 luglio. La fonte indica che finora 22 dei 28 Stati dell’Ue hanno presentato ufficialmente i loro candidati: le eccezioni sono Italia, Belgio, Paesi Bassi, Portogallo, Romania e Slovenia.

Ieri, la Francia ha candidato Moscovici, anche se solo informalmente, visto che nessuna lettera ufficiale al riguardo è ancora giunta a Bruxelles. La designazione di Moscovici eliminerebbe l’ipotesi di Elisabeth Guigou come alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza europea, un’alternativa al ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini.

Il premier italiano Matteo Renzi ha fatto capire che non designerà alcun candidato, perché la partita
sulla Mogherini al posto attualmente tenuto da Lady Ashton è sempre aperta. La candidatura Mogherini è però complicata sia dai continui commenti sulla sua inesperienza (il Guardian pubblica un appello firmato da vari ex ministri europei perché si scelga qualcuno di maggiore esperienza) sia dalle perplessità di chi la considera troppo vicina alla Russia.

Anche l'Olanda non ha indicato nessuno, per ragioni in parte simili all'Italia. Il premier Mark Rutte, scrive oggi la stampa locale, è in pista per il posto di presidente del Consiglio europeo. Anzi, "se dipendesse dalla Merkel, lo sarebbe già", scrive il Volkskrant. Inoltre, è sempre in piedi l'ipotesi che il ministro dell'Economia Jeroen Dijsselbloem, presidente dell'Eurogruppo, gradito alla Merkel, vada a occuparsi in Commissione della disciplina di bilancio, in tandem con il francese Moscovici. Ma c’è sempre la possibilità che il finlandese Olli Rehn venga parzialmente rimpiazzato da un altro finlandese, l’ex premier Jyrki Katainen.

C'è, inoltre, il problema dell'equilibrio di genere. Juncker per ora ha solo due donne: la ceca Vera Jourova –una new entry- e la bulgara Kristalina Georgieva –confermata-.




1 commento:

  1. E ripescare il detto mussoliniano (Mario Appeliusiano per la verità) "Dio stramaledica gli Inglesi?": perché il Guardian si prende il disturbo di pubblicare "un appello firmato da vari ex ministri europei perché si scelga qualcuno di maggiore esperienza" a proposito della Mogherini? Nessuno avrebbe osato farlo per una candidata/o proposto da Francia/Germania/Inghilterra!
    Non vedo però geni nelle schiere dei politici europei, né Vera Jourova (50 anni) mi appare molto più esperta della Mogherini, per tacere del suo movimento (ANO, mi si perdoni la volgarità). Anche Rutte peraltro non suona benissimo in Italiano.
    Infine: troppo vicina alla Russia perché?

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