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giovedì 3 luglio 2014

Mercato unico: Barnier, 80 miliardi da digitalizzazione

Scritto per EurActiv.it lo 03/07/2014
Nell'Unione europea, “si potrebbero risparmiare ogni anno 80 miliardi solo digitalizzando le commesse e gli appalti pubblici”. La cifra è stata fornita dal commissario europeo al Mercato unico Michel Barnier, in un incontro con i giornalisti, oggi, a Roma. E’ uno dei tesoretti non utilizzati che l’Ue ricaverebbe dal completamento e dall'ammodernamento del mercato unico, insieme, ad esempio, ai 120 miliardi che si recupererebbero armonizzando e razionalizzano le spese militari dei 28 Paesi dell’Unione. Una volta e mezzo quasi il bilancio dell'Ue.
Con il collega della sanità Tonio Borg, Barnier ha fatto da apripista alla Commissione europea, che, dopo una cena al Quirinale, ospite del presidente Napolitano, avrà domani un incontro collegiale con il Governo italiano a Villa Madama, seguito da una conferenza stampa. All'inizio di ogni presidenza di turno semestrale del Consiglio dell’Ue, è tradizionale un incontro di questo genere tra Commissione e governo.
Questa mattina, Barnier ha fatto un'audizione alla Camera sui fondi pensione, poi ha incontrato il presidente Napolitano e l'ex premier Mario Monti, che fu con lui alla Commissione europea dal 1999 al 2004 e che ha prodotto uno studio sul completamento del mercato unico che è servito da traccia a Barnier nel suo mandato.
Interrogato dai giornalisti sull'opportunità di introdurre elementi di flessibilità nelle politiche europee, per favorire la crescita e l’occupazione, Barnier ha giudicato “fondamentale” la stabilità economica e finanziaria: “Ci siamo quasi”, ha detto, aggiungendo che il momento della presidenza di turno italiana sarà “l’ora della verità per rilanciare la crescita e l’occupazione”.
Per Barnier, il Patto di Stabilità, che è “il regolamento di condominio dell'eurozona”, presenta “margini di flessibilità da utilizzare”: “lo abbiamo già fatto”, fermo restando che il rispetto del tetto del 3% del deficit “non è utile all'Unione, ma serve alle giovani generazioni”.
Espressa fiducia nella presidenza italiana, e sottolineato "il dinamismo” del premier Renzi, Barnier ha giudicato “una necessità” la collaborazione tra tutte le forze europeiste nel Parlamento europeo e nelle Istituzioni comunitarie: “Usciamo dalla crisi più violenta che l’Europa abbia mai conosciuto, che ha avuto conseguenze gravi e ha provocato molta sofferenza… Un calo di fiducia da parte dei cittadini è inevitabile: l’Unione europea è così divenuta, un po’ più del solito, un capro espiatorio, fra spinte al protezionismo e al populismo”.

Ma il bilancio non è negativo: “La Commissione europea, con il concorso della Banca centrale europea e di tutte le altre Istituzioni, ha sventato il peggio, l’implosione dell’euro. Abbiamo evitato che il treno deragli e adesso il treno sta ripartendo e deve solo riprendere velocità”.

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