Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu' il 21/11/2014
2014/11/21 - Cambierà la vita di cinque
milioni di clandestini negli Stati Uniti, grazie al piano sull'immigrazione di
Barack Obama. La loro regolarizzazione è stata annunciata in diretta tv,
giovedì sera, dalla East Room della Casa Bianca. "Non è un amnistia",
ha precisato il presidente, che agirà con ordini esecutivi. "Un'amnistia
di massa non sarebbe giusta - ha spiegato Obama -, ma una deportazione di massa
sarebbe impossibile e contraria al nostro spirito: siamo una nazione di
immigrati". Ci sono state scene di giubilo in molte città statunitensi: davanti
alla Casa Bianca, immigrati esibivano cartelli con la scritta 'Gracias,
Presidente’. Il provvedimento offre la possibilità "di uscire dall'ombra"
a circa 4,1 milioni di clandestini con figli nati negli Usa, che potranno
ottenere una legalizzazione temporanea e il permesso di lavoro. Sarà inoltre
velocizzata e facilitata la concessione dei permessi di soggiorno ai cittadini
altamente qualificati e ai cosiddetti "dreamers", immigrati arrivati
negli Usa da bambini piccoli. Al momento sono circa 1,1 milioni i clandestini
che presentano questi ultimi requisiti. "Dovranno dimostrare di essere
negli Stati Uniti da almeno cinque anni - ha sottolineato Obama -: il piano non
riguarda né chi è arrivato di recente né chi arriverà in futuro". I
controlli alle frontiere saranno rafforzati: "Dora in avanti per chi
cercherà di entrare clandestinamente i rischi di essere catturato
aumenteranno". I repubblicani non hanno però accettato la mossa di Obama:
lo speaker della Camera, John Boehner, afferma che le misure incoraggiano l'immigrazione
illegale e sabotano il varo di una riforma bipartisan. Il Senato ha già approvato una riforma
delle leggi sull'immigrazione nel giugno 2013, ma la Camera non ha finora dato
seguito a’iniziatiba. (AGI-gp)
Usa: Obamacare, repubblicani denunciano
Obama per abuso potere
2014/11/21 - Il Partito repubblicano ha deciso di denunciare l’Amministrazione
Obama: l’accusa d’abuso di potere su alcuni aspetti della riforma sanitaria, la
cosiddetta Obamacare. Due azioni legali sono state formalmente avviate nei
confronti dei ministeri della Sanità e del Tesoro. La mossa era stata minacciata da tempo dai
leader repubblicani in Congresso, ma l'annuncio arriva poche ore dopo la presentazione
da parte del presidente del decreto di riforma del sistema dell'immigrazione e
suona, quindi, come una sorta di ritorsione. Nel dettaglio, il ricorso dei
repubblicani sostiene che l'Amministrazione Obama ha " illegalmente
regalato" alle compagnie di assicurazione circa 175 miliardi di dollari. Secondo
i dati del Congressional Budget Office, il governo federale pagherà questa cifra
nei prossimi dieci anni, nonostante tali risorse non siano state stanziate dal
Congresso. La questione riguarda il contributo che l'amministrazione paga per
conto delle famiglie più disagiate. Una seconda accusa è quella di avere
posticipato la clausola per cui le grandi imprese (quelle con più di 50
dipendenti) devono offrire una copertura sanitaria ai lavoratori a tempo pieno,
pena sanzioni. Questa norma è prima slittata dal 2013 al 2015, poi al 2016 per
le aziende che hanno tra 50 e 99 dipendenti. (gp)
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