Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu il 19/11/2014
2014/11/19 – Una buona notizia dal Senato
per il presidente Usa Barack Obama: per un solo voto, non passa il via libera all’oleodotto
Keystone XL, il controverso impianto che dovrebbe collegare le sabbie
bituminose del Canada con il Texas. Obama, che vi si oppone, vede così
scongiurato l'imbarazzo di dovere porre il veto su una legge approvata da un
Senato controllato dal suo partito, prima che si insedi il nuovo Congresso a
maggioranza repubblicana in entrambe le Camere. Per il via libera al
provvedimento, già approvato dalla Camera venerdì scorso, occorrevano 60 sì: ce
ne sono stati 59, tutti e 45 i senatori repubblicani, ma anche 14 della
maggioranza democratica. La senatrice della Louisiana Mary Landrieu sperava che
il sì all’oleodotto le avrebbe consentito di conservare il suo seggio nel
ballottaggio con lo sfidante repubblicano Bill Cassidy. I repubblicani,
tuttavia, considerano solo il match rinviato:
“Ne riparleremo l’anno prossimo”, avverte il senatore del Texas John Cornyn.
TransCanada aveva chiesto l’autorizzazione a costruire Keystone nel settembre
2008, dopo che l’uragano Ike aveva devastato gli imiani petroliferi nel Golfo
del Messico e agli albori della crisi finanziaria che avrebbe sconvolto l’economia
mondiale. Da allora, l’industria energetica americana è profondamente cambiata,
con l’avvento dello ‘shale gas’. Ma gli Stati Uniti restano importatori d’energia:
milioni di barili al giorno, secondo fonti dell’Amministrazione. Il Canada è il
loro principale fornitore. (AGI-gp)
Usa: rosso record da 62 mld
per fondo pensioni federale
2014/11/19 – Si fa un po’ più complicata
la scelta del nuovo direttore della Pbgc, che rimpiazzi Joshua Gotbaum dimessosi
l’estate scorsa: il presidente Barack Obama lo deve nominare quanto prima. La Pension
Benefit Guaranty Corp è l'agenzia federale degli Stati Uniti che eroga pensioni
a 41 milioni di americani: nell’anno fiscale chiusosi il 30 settembre, ha registrato
un deficit record di 62 miliardi di dollari, il rosso di bilancio più profondo
degli ultimi 40 anni. La Pbgc è la società assicurativa pubblica creata nel
1974 che entra in gioco quando i datori di lavoro non sono in grado di
sostenere i loro piani pensionistici. Con la crisi economica, il numero delle
società capaci di offrire piani pensionistici è crollato, facendo lievitare il ricorso
ai fondi pubblici, cioè al cosiddetto 401 (k). La Pension Benefit Guaranty Corp
ha chiuso il bilancio in rosso per 33 volte su 40, con qualche attivo solo tra
la fine degli Anni Novanta e i primi Anni Duemila. La Pbgc assicura tuttavia di
avere ancora fondi sufficienti per erogare le pensioni negli anni a venire. (AGI-gp)
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