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mercoledì 5 novembre 2014

Usa: Mid-term, repubblicani conquistano Senato, tengono Camera

Scritto per il mio blog GpNewsUsa2016.eu

Vittoria dei repubblicani nelle elezioni di Mid-term degli Stati Uniti: annunciata, ma persino più larga del previsto. I conservatori, che già controllavano la Camera, conquistano la maggioranza anche del Senato e ora controllano tutto il Congresso. Per il presidente Barack Obama e la sua Amministrazione democratica, si preannuncia una conclusione del doppio mandato complicata. Obama vivrà il periodo più difficile alla Casa Bianca: due anni da ‘lame duck’ ('anatra zoppa'), come si dice negli Usa, un incubo che nella storia americana prima di lui hanno già sperimentato solo Dwight Eisenhower, Ronald Reagan, Bill Clinton e George W. Bush –però tre degli ultimi quattro presidenti-. Al Senato, sono passati di mano, tutti dai democratici ai repubblicani, i seggi in palio nei seguenti Stati: Arkansas, Colorado, Iowa, Montana, North Carolina, South Dakota e West Virginia. Si partiva da 53 democratici a 45 repubblicani, con due indipendenti vicini ai democratici; si è a 51 repubblicani e 46 democratici, più i due indipendenti. Al ballottaggio del 6 dicembre, non è escluso che i conservatori conquistino anche la Louisiana, dove nessun candidato ha avuto il 50% più uno dei voti richiesti.

Mid-term: i repubblicani rafforzano la maggioranza alla Camera

Sfruttando la disaffezione dell’opinione pubblica per il presidente Obama e la sua Amministrazione, i repubblicani, nel voto di Mid-term, hanno rafforzato la maggioranza alla Camera, oltre che conquistarla al Senato. I risultati non sono ancora definitivi, ma le proiezioni assegnano 235 seggi almeno ai conservatori –ne avevano 233- su 435. Nella Camera uscente, i democratici erano 199 e tre seggi erano vacanti. Diverse le reazioni ai risultati elettorali. Obama, che s’aspettava la batosta, incontrerà venerdì i leader del Congresso, per fare un punto con loro. Fra i repubblicani, c’è chi tende la mano all'Amministrazione democratica per una collaborazione legislativa –i conservatori devono sottrarsi alla trappola del partito che boccia tutto e paralizza l’Unione-; ma c’è anche chi, come Ted Cruz, un possibile aspirante alla nomination 2016, esprime propositi bellicosi: “Cancelleremo questo obbrobrio della riforma sanitaria”.

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