Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 12/07/2016 e parzialmente confluito in pezzo de Il Fatto Quotidiano del 13/07/2016
Dallas, e l’America, sono all’incrocio tra la rabbia e
il dolore: sentimenti che convivono, tra i neri e i bianchi; un cocktail d’esasperazioni
cui la politica cerca di dare risposte lenitive e positive, mentre il candidato
repubblicano alla Casa Bianca Donald Trump tira fuori, in polemica con il
presidente Barack Obama Obama e con la sua rivale Hillary Clinton, propositi
incendiari: “Il Paese è diviso … Guardate che cosa accade sotto la debole
leadership di Obama e di gente come la corrotta Hillary”.
Il magnate rompe su twitter la ‘tregua’ elettorale non
dichiarata ma fin qui rispettata dopo la strage di Dallas; e accusa il
presidente di vivere “in un mondo immaginario”. Poi, parlando in pubblico, per
la prima volta dopo la strage di poliziotti venerdì notte, fa proprio, in
Virginia, lo slogan che fu di Richard Nixon e che è stato il titolo di una
serie televisiva d’enorme successo, ‘Law & Order’: "Dobbiamo mantenere
ordine e legalità. Hillary Clinton è debole e inefficace. Io sono il candidato
della legge e dell’ordine”.
Sfruttando l'ondata di paura provocata dalla
successione di violenze avvenute negli Stati Uniti e culminate con l'uccisione
di cinque agenti a Dallas, il candidato repubblicano neppure tocca il tema
delle armi ‘facili: "L'attacco a Dallas è un attacco alla nazione … Senza
sicurezza non resta nulla … Le ostilità contro la polizia devono finire",
aggiunge, rendendo omaggio alle forze dell’ordine.
"Vi ringraziamo, vi sosteniamo e saremo sempre
con voi”, dice Trump ai poliziotti. E aggiunge: “C'è molto lavoro da fare per
garantire che gli americani siano al sicuro … Io lotterò per garantire che ogni
cittadino di questo Paese sia al sicuro nella sua casa, nella sua scuola, nella
sua comunità".
Il magnate ha dunque rotto la ‘tregua’ elettorale non
dichiarata ma fin qui rispettata dopo la strage di Dallas, accusando il
presidente di vivere “in un mondo immaginario”. E l’uomo di ‘Law & Order’ per
antonomasia, Rudolph Giuliani, capo della polizia di New York prima di
ritrovarsi sindaco della Grande Mela l’11 Settembre 2001, dichiara che il
movimento di protesta nero ‘Black lives matter’ è “razzista”.
Obama e Hillary, invece, cercano di stemperare la
rabbia e di elaborare il dolore in solidarietà. Ma, nonostante le
rassicurazioni del presidente, è innegabile che la strage ha ulteriormente
acuito contrasti e divisioni tra bianchi e neri negli Stati Uniti. Rientrato dalla
Spagna, dopo aver accorciato la sua missione europea, Obama parteciperà oggi a
dallas ai funerali dei cinque poliziotti uccisi e assisterà alla cerimonia
interreligiosa, su invito del sindaco Mike Rawlings, bianco, democratico.
Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca, ha
precisato che il presidente "prenderà la parola durante la cerimonia al
Morton H. Meyerson Symphony Center". Ci saranno pure il suo predecessore
George W. Bush, texano e che vive in Texas, nel suo ranch di Crawford, e il suo
vice Joe Biden,
Hillary
e Bernie insieme, è l’ora dell’endorsement? - La Clinton
torna, invece, in pubblico oggi e lo farà a Portsmouth, nel New Hampshire, per
la prima volta al fianco del suo rivale nelle primarie Bernie Sanders.
Il senatore del Vermont non ha ancora dato il suo endorsement alla ex first lady. Però, le posizioni dei due si sono molto avvicinate dopo che Hillary ha dato spazio nella sua piattaforma alle posizioni di Sanders sull’istruzione e la sanita. La campagna della Clinton spera che l’endorsement arrivi presto, forse oggi stesso. (fonti vv – gp)
Il senatore del Vermont non ha ancora dato il suo endorsement alla ex first lady. Però, le posizioni dei due si sono molto avvicinate dopo che Hillary ha dato spazio nella sua piattaforma alle posizioni di Sanders sull’istruzione e la sanita. La campagna della Clinton spera che l’endorsement arrivi presto, forse oggi stesso. (fonti vv – gp)
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