Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 21/07/2016, a partire da un testo per Il Fatto Quotidiano del 21/07/2016
"Sono un cristiano, un conservatore e
un repubblicano, in quest'ordine". Il governatore dell'Indiana Mike Pence,
vice di Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca, s’è presentato così sul
palco della Convention di Cleveland accettando la nomination come vice di
Donald Trump nella corsa per la Casa Bianca. "Non avrei mai immaginato di
trovarmi qui ...Trump è noto per la sua forte personalità e per il suo carisma:
immagino cercasse un po' di equilibrio nel ticket", ha scherzato.
Per la stragrande maggioranza degli
elettori americani, il discorso è stata l’occasione per conoscere il
governatore dell’Indiana, ultra-conservatore e Tea Party, anti-gay e pro-armi.
Stasera, la chiusura della convention sarà l’apoteosi di Trump: accettando
l’investitura, il candidato parlerà, fra l’altro, di controlli
sull’immigrazione e di lotta al terrorismo.
La terza giornata della convention
repubblicana è stata anche segnata da incidenti e arresti, fuori dall’Arena, oltre
che dallo sgarbo del senatore Ted Cruz, rivale di Trump per la nomination, che
non sostiene il magnate. Sul palco, pure l’ennesimo Trump, Eric, il terzo
figlio.
Il discorso di Pence - "In
politica – ha raccontato di sé il vice-Trump - ho iniziato in un altro partito
ma poi mi sono unito alla rivoluzione reaganiana". E ha presentato la sua
famiglia, la madre Nancy, seduta in platea, "luce della mia vita"; la
moglie Karen, "donna dei mie sogni"; e i suoi tre figli. Intanto, la
platea intonava "Ci piace Mike".
Pence ha elogiato il candidato presidente:
"un po' duro con i politici", ma rispettoso "del prossimo"
e "devoto alla famiglia", con figli straordinari. Quanto alla
candidata democratica Hillary Clinton, l’ha definita, con un gioco di parole, "il
segretario dello status quo", che non può essere comandante in capo dopo
l'attentato di Bengasi in Libia.
La scelta, ha ribadito Pence, "è tra
il cambiamento e lo status quo": una volta eletto presidente Trump, “il
cambiamento sarà enorme". Al termine dell’applaudito intervento, il
governatore è stato raggiunto sul palco dal magnate e dai familiari per i
saluti di rito.
Lo strappo di Cruz - Sì al muro
contro gli immigrati, ma no a Trump. Ted Cruz, il più agguerrito ex rivale del
magnate nella corsa alla nomination repubblicana, crea la sorpresa negando l’endorsement
a Trump sul palco della Convention di Cleveland. "Votate secondo
coscienza", dice, fra i fischi di molti delegati. "Meritiamo leader
che si battono per i principi, che ci uniscono dietro valori comuni e che mettono
da parte l'odio per l'amore. Questo è lo standard che ci meritiamo".
E il senatore texano, ultra-conservatore
ed evangelico, ha proseguito: "Non rimanete a casa l’8 Novembre. Se amate
il vostro Paese e i vostri figli come me, alzatevi e parlate. Votate secondo
coscienza per un candidato di cui vi fidate perché difenda la nostra libertà e
sia fedele alla Costituzione". Trump, che era presente, non s’è scomposto
e lo ha salutato; Cruz l’ha congratulato per la nomination.
Gli altri interventi - La terza e
penultima serata della convention è stata aperta dal governatore della Florida
Rick Scott, seguito, tra gli altri, da Eileen Collins, la prima donna ad avere
comandato una missione dello shuttle. "L'ultima volta che gli Stati Uniti hanno
lanciato in orbita loro astronauti dal suolo Usa è stata cinque anni or sono ...
Abbiamo bisogno di una leadership che renda l'America di nuovo grande", ha
detto, riproponendo lo slogan della campagna di Trump.
Sul palco è salita pure una dipendente del
magnate, Lynne Patton, afroamericana, che ha decantato le virtù del suo boss. Prima
di Cruz, con un video, ha parlato un altro ex rivale di Trump nella corsa per
la nomination, Marco Rubio, che s’è guadagnato un applauso con un appello
all'unità: "Il tempo degli scontri è finito - ha detto -: è arrivato il
momento di unirci e lottare per imprimere all'America una nuova
direzione".
Gli incidenti e gli arresti – La giornata
di mercoledì è stata quella finora più segnata da proteste e arresti fuori
dall'arena di Cleveland, dove alcuni uomini e una donna hanno dato fuoco, in due
episodi distinti, a una bandiera americana. Due poliziotti sono rimasti
leggermente feriti in scontri con manifestanti anti-Trump e almeno 17 persone sono
state arrestate.
I manifestanti non hanno obbedito
all'ordine di disperdersi, gli agenti sono avanzati per farlo rispettare e ne
sono nati tafferugli. Lo riferisce il dipartimento di polizia di Cleveland. Le
tensioni sono esplose solo ad un isolato di distanza dalla Quicken Loans Arena
che ospita la convention.
Le misure di sicurezza sono massime per la
tensione persistente tra neri e bianchi e il rischio d’attentati.
“Plotone d’esecuzione” per Hillary, imbarazzo e scuse – A Cleveland, l’unità repubblicana resta basata su un unico minimo
comune denominatore: gli attacchi a Hillary Clinton, che un consigliere dello
showman, Al Baldasaro, vorrebbe davanti a un plotone d’esecuzione per
tradimento.
Donald Trump ha preso le distanze dalle
frasi shock su Hillary Clinton del suo consigliere, deputato del New Hempshire,
che è ora sotto inchiesta. "Dovrebbe essere portata davanti ad un plotone
d’esecuzione e fucilata per alto tradimento", ha detto ad una radio di
Boston Baldasaro, che fa parte della coalizione dei veterani che sostengono
Trump ed è delegato alla convention.
Hillary "è una disgrazia per tutti, per
le bugie che disse alle madri di quanti sono morti a Bengasi", ha detto il
deputato, reclamando giustizia per l’uccisione di quattro americani nell'attentato
in Libia nel settembre del 2012.
Dopo le esternazioni di Baldasaro, è stato
aperto un dossier a suo carico, mentre Hope Hicks, portavoce della campagna di
Trump, ha precisato che il candidato alla presidenza non ne condivide le dichiarazioni.
Non è certo bastato ad evitare la reazione
della Clinton. "La costante escalation di retorica offensiva da parte di
Trump rischia di alimentare quel tipo di odio che da tempo era stato relegato
ai margini della politica americana", ha dichiarato Hillary tramite i suoi
portavoce. "Questa settimana si assiste alla convention repubblicana a un
rafforzamento di questo pericoloso fenomeno”.
Di Trump in Trump sul palco – Se restano
vivaci le polemiche sul discorso di Melania, la moglie di Trump, ‘copiato’ da
quello fatto nel 2008 da Michelle Obama, lo showman fa spallucce: “Tutta
pubblicità”. Ma Meredith McIver, l’autrice del testo, ammette la colpa e offre
le dimissioni, però respinte.
Orchestrata quasi come una festa di famiglia, la convention di Cleveland offre spazio a tutta la prole del magnate: lunedì, la moglie; martedì, due figli Donald Jr e Tiffany; mercoledì, un altro figlio, Eric, tanta politica e pochi aneddoti personali, per la commozione di papà in platea; e oggi, per il gran finale, la prediletta Ivanka, un prodotto da esibizione. (fonti vv – gp)
Orchestrata quasi come una festa di famiglia, la convention di Cleveland offre spazio a tutta la prole del magnate: lunedì, la moglie; martedì, due figli Donald Jr e Tiffany; mercoledì, un altro figlio, Eric, tanta politica e pochi aneddoti personali, per la commozione di papà in platea; e oggi, per il gran finale, la prediletta Ivanka, un prodotto da esibizione. (fonti vv – gp)
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