Grande cinema, al Wells Fargo Center di Filadelfia, sul cui palco va in scena stasera il gran finale della convention democratica, protagonista assoluta Hillary Rodham Clinton, prima donna in corsa per la Casa Bianca per un grande partito. Ma qui sono tutti da Oscar: moglie e mariti, presidenti e aspiranti, ciascuno recita la sua parte da consumato professionista. E il copione è sostanzialmente identico, per i repubblicani e per i democratici: sussulti di contestazione all’inizio, perché questa è una democrazia; il voto che zittisce – o almeno acqueta – le polemiche; il crescendo finale – quello dei democratici è incomparabile, Michelle, Bill, Barack, Hillary -. Ci sono sfumature: i repubblicani hanno un contesto più da kermesse, un po’ scaciato, noi diremmo coatto; i democratici sono perfettini, un po’ ingessati, anche nella rabbia, o nell’entusiasmo.
Il fatto
è che tutto è finto, ma pare tutto terribilmente vero; e tutti ci credono, o
fingono di farlo: l’unità repubblicana dietro Trump; la complicità tra Obama e
Hillary che giusto otto anni or sono stavano a sbranarsi; persino la ‘love
story’ di Bill e il suo incontro “con una ragazza” – lui che ne ha sicuramente
incontrato decine, anche se ne ha sposato una sola -.
Questo è
il lato debole del kolossal democratico. La condiscendenza, in nome del potere,
presente e futuro, di Hillary moglie tradita nei confronti di Bill marito
fedifrago, ma governatore o presidente, aliena molte simpatie specie femminili
alla candidata democratica. Anche se la letteratura è fitta e variegata, su
come Hillary reagì al Sexgate, i giochini erotici nello Studio Ovale con la
stagista Monica Lewinski: solidale in pubblico, furibonda in privato fino a
scagliare contro Bill un libro, secondo recenti ricostruzioni di biografi
‘gossippari’.
Su questo
sfondo, la convention ha assistito, venerdì sera, a un passaggio del testimone
simbolico tra il presidente Obama e la Clinton, che a sorpresa è
salita con lui sul palco. Fra i due, un abbraccio quasi romantico: “Sono
orgoglioso di te”, dice lui ... di qui in avanti riprende il post del 28/07/2016 ...
Nessun commento:
Posta un commento