Scritto per EurActiv il 24/05/2014
La maratona elettorale europea, quattro giorni di seggi aperti, è in corso da giovedì e si concluderà domani. I primi seggi si erano aperti il22 in
Gran Bretagna e in Olanda; gli ultimi si chiuderanno proprio in Italia alle
23.00. Solo dopo, cominceranno ad affluire i risultati ufficiali, anche se exit
poll e indiscrezioni sui voti già espressi fioccano e lasciano presagire sorprese.
La maratona elettorale europea, quattro giorni di seggi aperti, è in corso da giovedì e si concluderà domani. I primi seggi si erano aperti il
Le elezioni europee prevedono in Italia la soglia del 4%,
nonostante il Tribunale di Venezia abbia
recentemente rinviato alla Corte Costituzionale la legge elettorale accogliendo
un ricorso presentato proprio contro lo sbarramento. In attesa dell’esito del
rinvio, il voto si svolge però come previsto dalla legge vigente.
Nell’Unione, l’attenzione è soprattutto puntata su tre
dati: l’affluenza alle urne, che è andata sempre calando di legislatura in
legislatura; l’impatto di euro-scettici ed euro-critici di varia tendenza, che
potrebbero ottenere tra un quarto e un terzo degli euro-deputati, ma che
costituiscono una galassia di movimenti non omogenei; e quale sarà il gruppo
più forte, tra popolari –in leggero vantaggio, negli ultimi sondaggi- e
socialisti, entrambi accreditati di poco più di 200 seggi su 751.
L’esito della corsa tra Ppe e Pse è legato alla scelta
del presidente della Commissione europea: alcuni partiti europei, fra cui i
popolari e i socialisti, hanno infatti espresso un proprio candidato.
I dati italiani
Le elezioni dei 73 membri del Parlamento europeo
spettanti all'Italia interesseranno, sul
territorio nazionale, 49.256.864 elettori, di cui 23.694.586 di sesso maschile
e 25.562.278 di sesso femminile. Lo rende
noto il Viminale, aggiornando i dati finora disponibili e ribadendo le
‘istruzioni per il voto’.
Le sezioni elettorali complessive saranno 61.592. Nelle 754
sezioni elettorali appositamente istituite negli altri Paesi dell'Unione
europea voteranno, inoltre, 1.398.307 elettori italiani.
Le elezioni nelle
due Regioni a statuto ordinario, Piemonte e
Abruzzo interesseranno 4.848.122 elettori, di cui 2.343.707 maschi e 2.504.415
femmine; le sezioni saranno 6.476. Le elezioni in 3.918 comuni di Regioni a statuto ordinario e della
Sardegna interesseranno 16.852.215 elettori, di cui 8.180.596 di sesso maschile
e 8.671.619 di sesso femminile; le sezioni saranno 21.058.
Il ministero dell'Interno ricorda che per le elezioni europee,
l'elettore riceverà un'unica scheda, di
colore diverso a seconda della circoscrizione elettorale nelle cui liste è
iscritto: grigio per l'Italia nord-occidentale (Piemonte, Valle d'Aosta,
Liguria, Lombardia); marrone per l'Italia nord-orientale (Veneto, Trentino-Alto
Adige, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna); rosso per l'Italia centrale
(Toscana, Umbria, Marche, Lazio); arancione per l'Italia meridionale (Abruzzo,
Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria); rosa per l'Italia insulare
(Sicilia, Sardegna).
Le modalità del
voto
Il voto di lista si esprime tracciando sulla scheda, con
la matita copiativa,
un segno sul contrassegno corrispondente alla lista prescelta. Ciascun elettore
può anche esprimere voti di preferenza. Il voto di preferenza deve essere
espresso esclusivamente per candidati compresi nella lista votata.
E' possibile esprimere fino a un massimo di tre voti di preferenza per
candidati di una lista. Nel caso di tre preferenze espresse, queste devono
riguardare candidati di sesso diverso, pena l'annullamento della terza
preferenza.
Un solo voto di preferenza può essere espresso per un
candidato delle liste rappresentative delle minoranze di lingua francese della
Valle d'Aosta, di lingua tedesca della provincia di Bolzano o di lingua slovena
del Friuli Venezia Giulia, che sia collegata ad altra lista presente in tutte le
circoscrizioni nazionali
I voti si esprimono scrivendo, nelle apposite righe
tracciate a fianco del contrassegno della lista votata, il nome e cognome o
solo il cognome dei candidati preferiti compresi nella lista medesima; in caso
di identità di cognome fra più candidati, si deve scrivere sempre il nome e il
cognome e, se occorre, la data e il luogo di nascita.
Il quadro
europeo
Il voto di oltre 400 milioni di cittadini europei per
eleggere i 751 membri del nuovo Parlamento europeo è scaglionato nel tempo:
giovedì 22 maggio, hanno votato britannici, olandesi e croati (questi ultimi
possono andare alle urne fino a domani). Venerdì 23, toccava a irlandesi e
cechi (questi ultimi pure oggi). Oggi, sabato 24, si vota in Lettonia, Malta e
Slovacchia.
Domenica 25, si voterà in tutti gli altri Paesi: Austria,
Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania,
Grecia, Italia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia,
Spagna, Svezia e Ungheria.
Nel Parlamento uscente, presieduto dal socialista Martin Schulz, il Ppe ha la maggioranza
relativa (274 seggi). Seguono Pse e Democratici con 195 seggi, Alde (liberali)
con 83, Verdi con 58, conservatori con 57, Sinistra unitaria con 35, Europa
della libertà e della democrazia con 31. I non iscritti sono 33.
Delle liste italiane che potrebbero superare la soglia
del 4%, FI e Ndc con Udc si collegano al Ppe; il Pd sta nel Pse; la lista per Tsipras con la sinistra unitaria; la Lega , attualmente nell’Europa
della libertà, è nell’Alleanza degli Euro-scettici; mentre il Movimento 5
Stelle non si identifica per ora con alcun gruppo europeo esistente.
Nelle elezioni del 2009, l 'affluenza alle urne fu la più bassa di sempre
(43%). La più alta si registrò nelle prime elezioni europee, quelle del 1979,
con il 61,99% dei votanti. Negli anni, è invece salito il numero dei Paesi
coinvolti: dai 9 del 1979 ai 28 attuali.
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